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30 giugno 2021

STRADARIO MEDIEVALE

CAMMINARE STANCA
SI SCEGLIEVA LA STRADA MIGLIORE
In base alla destinazione 
 
Non è che nel basso o alto medioevo la gente costretta a viaggiare fosse del tutto ingenua: si sceglieva il percorso più consono, infatti risparmiare anche solo un'ora di cammino e di fatica su strade così-così era molto ma molto importante.
Se le strade cosiddette obbligate si contavano sulle dita di una mano, non meno per questo eran stati definiti percorsi stradali che milizie armate, pellegrini, commercianti o contadini e nella modalità a piedi o a cavallo o con dei carri,  percorrevano.
E risparmiare tempo e fatica era un dato di fatto, e anche un fatto strategico.
Personaggi di quei secoli antichi percorsero strade dirette alle loro mete: certamente, da accurati studi pubblicati tanti anni fa da storici di fama, prendiamo le informazioni che abbiamo a conoscere circa appunto i percorsi viari.
Circa ad esempio San Colombano (lo scozzese lo scozio o lo scoto) in base alle sue peregrinazioni, viaggi e altro si è capito chiaramente che il suo itinerario ultimo verso l'area montana di Bobbio, avvenne prendendo quella via antica che parte da Stradella nell'Oltrepo pavese verso l'area piacentina e poi si immette rapida e certa tra quei monti in direzione appunto di Bobbio.
Allungare il persorso sarebbe stato deleterio per tanti motivi, alcuni accennati.
Ma la buona recensione storica circa S. Colombano la si trova come detto in ottimi libri che affrontano anche questo fatto del percorso del Santo per arrivare tra quei monti e in quelle terre che il potere longobardo gli concesse.
Questi fatti storici circa San Colombano, come detto, li ritroviamo in libri di facile lettura che a decine possiamo reperire per erudirci circa la ottima vita del Santo Patrono d'Europa.