.

.


5 ottobre 2024

CONTINUANO LE NOVITA' LETTERARIE

INDISCUTIBILE TESTO CON NUOVE
INEDITISSIME CARTE D'ARCHIVIO
in preparazione

 

3 ottobre 2024

DAZI SUL PO E STRADE

ECCO UN ARTICOLO
SUI DAZI DEL 1409
E LA SUPPLICA DEI DAZIERI


LIBRI IMPORTANTI

PER ENTRARE NELLA STORIA
DEI LUOGHI PIACENTINI
E DELLA VITA DI SAN CORRADO
ECCO I LIBRI DOCUMENTATISSIMI 
DA VEDERE

2 ottobre 2024

IL ROMITORIO DEL GORGOLARE
LUOGO STORICO DI CALENDASCO

Un rivo oggi intubato e un mulino demolito per lungo
tempo sono stati importanti per il paese 
particolare di mappa del XVI secolo con il rivo, l'ospitale ed il borgo

 
di  Umberto Battini
     studioso di S. Corrado

Un’interessante questione storica locale, ma salita alle cronache in volumi pubblicati a Roma ed altrove già qualche secolo fa, riguarda l’hospitale detto “del gorgolare”, oggi inglobato nel piccolo borgo di Calendasco. Abbiamo fatto una accurata ricerca e ne risulta che era luogo conosciuto sia in modo “geografico” che in quello “topografico” già dal ’600 da storici di chiara fama.

Il primo ad occuparsene nel 1568 è lo storico di Noto, Girolamo Pugliese, in uno dei suoi libri studio dedicati al patrono di quella città sicula, che ne detiene il santo corpo. Nel borgo sul fiume Po a Calendasco, fino a pochi anni fa esisteva ancora, sebbene dismesso, il mulino sul rivo Confaloniero, da qualche decennio completamente intubato. Praticamente dietro all’attuale palazzo del Comune costruito proprio un secolo fa sul prato annesso al mulino, come risulta ad esempio dall’estimo napoleonico.

L’antico luogo ancora nel 1800 denominato “molino Baffoni” che ne era il proprietario, aveva il canale delle acque che andava a girare a gomito proprio in prossimità dell’antico ospedale medievale.

Da questo inconfondibile rumore delle acque, che si infrangevano in questa curva, il nome particolare e locale di “ospitio del gorgolare”, prodotto appunto dal gorgoglio delle acque.

Tra gli storici che citano il luogo, caro quindi anche a San Corrado per la sua conversione, un importante volume edito nel 1935 a Macerata, scritto dallo storico Raniero Luconi dove leggiamo che “al principio del trecento esisteva a Piacenza, in un luogo detto Gorgolare, una comunità di eremiti sotto l’obbedienza di frate Aristide” il superiore proprio del piccolo convento ospedale per pellegrini del borgo.

Sempre in un volume degli “Acta selecta” francescani edito a Roma nel 1944  si cita “l’eremitorio del Gorgolare dove S. Corrado Confalonieri prese l’abito per mano di fra Aristide”. Altra citazione viene dallo storico Raffaele Pazzelli che nel volume stampato in Roma nel 1958 dalla Curia Generalizia del Tor francescano cita testualmente, censendo tutti i luoghi terziari in Italia: “il terzo luogo di cui ci è stata tramandata la memoria è il convento eremitaggio di Calendasco presso Piacenza” posto proprio al ridosso del canale del mulino.

Ma notevole rimane anche lo studio di Giovanni Parisi in un volume titolato “San Corrado Confalonieri Patrono di Noto” stampato a Torino dalla editrice Carteggio nel 1960. Scrive lo storico: “nel luogo ove sorge l’attuale Calendasco... molti anni prima dei fatti del nostro Corrado era in gran fama un convento eremitaggio di terziari” e dopo una sua personale visita al luogo prima della stesura del volume, poté quindi anche scrivere altre precise notazioni storiche.

Sulla base di deduzioni e documentazione scrive l’autorevolissimo storico Parisi: “siamo d’avviso che il romitorio detto del Gorgolare veniva a trovarsi proprio all’inizio dell’attuale Calendasco... il pozzo, la cantina, le scale ci dicono chiaramente nei loro avanzi che si tratta di un vero e proprio romitorio”.

Uguale avviso esprime lo storico Francesco Bordoni nel suo studio del 1658 ci lascia scritto: “Gorgolarii conventus in diocesi Placentinam” nel quale vivono frati dediti a penitenze e assistenza.

In poche parole, qui citando solo alcuni tra coloro che occupandosi di storia antica francescana, vanno a corroborare della certa vitalità di questo medievale luogo che ha però una fondazione addirittura in tempo longobardo, come da recente documentazione emersa.

Insomma la posizione addossata all’antico rivo macinatorio del mulino, con piega a gomito davanti all’antico sito, è una bella prova storica della toponomastica che anticamente sopravviveva, e purtroppo nei secoli andata dimenticata con il disuso dell’ospedale francigeno.

Ma la cosa notevole è che anche in mappe conservate in Archivio di Stato di Parma è possibile vedere chiaramente distinto questo luogo accanto al borgo di Calendasco con segnalato proprio il rivo che gira a gomito e prosegue verso il castello andando ad alimentare il fossato che lo circondava.

La terra piacentina è ricca di piccoli luoghi densi di storia, forse in parte andata dimenticata, trascurata, ma che ha lasciato tracce certe nella memoria scritta nei possenti studi di storici dei quali forse neanche sapevamo l’esistenza.

questo pezzo è apparso sul quotidiano ILPIACENZA il 16 giugno 2024
se copii cita autore e web site

25 settembre 2024

ANTROPOCENE2 LA MOSTRA 2024

A CALENDASCO NEL CASTELLO
NELL'AMBITO DEL FESTIVAL TRANSITARE
DEDICATO ALLA CULTURA DELLA
VIA FRANCIGENA
 
Il Festival TRANSITARE organizzato dal Comune di Calendasco si tiene sabato 28 e domenica 29 settembre di questo 2024
 
E' suddiviso in tante iniziative di cultura, che si svolgeranno sia a Calendasco nel borgo e nel castello, che alla località Soprarivo al Guado del Po della Via Francigena
 
Da sabato 28 a domenica 29 è visibile anche la Mostra ANTROPOCENE2 ARCHEOLOGIA DI PLASTICA con i pezzi plastici riemersi dalla secca estiva del fiume Po, per puntare l'attenzione sul rispetto del Grande Fiume e dell'ambiente
La Mostra è curata da Umberto Battini
 

 

24 settembre 2024

16 settembre 2024

13 settembre 2024

LE CARTE PARLANO DI SAN CORRADO

LA RELIQUIA INSIGNE
CHE SI VENERA A CALENDASCO

Nel nuovo libro di documenti si può venire a conoscenza presisa e storica di come sono arrivate a Calendasco le reliquie di San Corrado Confalonieri terziario penitente francescano e poi eremita, oltre a tanto altro.
 


12 settembre 2024

LIBRO STORICO

LA NOVITA' DI QUESTO GIUGNO
E' IL NUOVO LIBRO DEDICATO
A SAN CORRADO CONFALONIERI

Pubblicato da giugno 2024 è un gioiello di dati storici

Umberto Battini è lo storico di S. Corrado che ha dato alle stampe già tre libri monografici dedicati al Patrono di Calendasco da ben oltre 400 anni.
Da giugno è disponibile un libro che raccoglie i documenti sconosciuti e finalmente resi pubblici che riguardano il culto al Santo Eremita in Calendasco.
Sono tutte carte originali, bellissime e importanti per capire meglio la diffusione del culto nel borgo di Calendasco che ha dato i natali al Santo Corrado nell'anno 1290.