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28 ottobre 2017

NOTO QUADRO STORICO 2017

UN QUADRO CON VALORE UNICO

Realizzato a Noto, terra d'elezione di San Corrado


di Umberto Battini
    studioso di S. Corrado Confalonieri e storico locale

di Umberto Battini

Rosario Tumino di Noto! Una passione speciale e riuscitissima per la pittura.
Ha realizzato un dipinto ad olio molto importante e lo ha donato al Santuario di San Corrado di Fuori a Noto.
Questo quadro esposto nel santuario che ingloba la Grotta Santa del Patrono è un documento anche di valore storico: per la prima volta vi compare il castello dei Confalonieri di Calendasco dove nacque nel 1290 San Corrado Confalonieri.
Fu infatti nel 1617 il vescovo di Piacenza a far fare ricerche sul Santo che era state richieste a quel tempo dai Giurati di Noto e con il famoso Legato Sancti Conradi si scopriva e metteva per iscritto che S. Corrado era nato il Calendasco paese che lo ha da Patrono da ormai 400 anni!
Nel dipinto di Rosario Tumino è visibile S. Corrado che ha al fianco i luoghi Principe della sua vita.
Si vede l'incendio ed il castello di Calendasco dei Confalonieri con lo stemma della Casata.
Poi compare Noto Antica ove visse S. Corrado dal 1343 al 1351. Vi è poi il Santuario che ingloba la grotta dove visse e morì il Patrono. Infine la processione dei nostri tempi con Portatori di San Corrado, Portatori dei Cilii e la cattedrale di Noto assiepata di migliaia di devoti e fedeli.
Un quadro che ha valore di documento perchè si rifà alla storicità, soprattutto circa il castello della nascita che per la prima volta è riprodotto al mondo in una tela corradiana a Noto.
Complimenti all'autore che è un devoto ispirata dal Patrono e che testimonia che la gente di Noto è sempre attaccatissima a San Corrado e lo ama in modo molto speciale.






23 ottobre 2017

NOVEMBRE

 TUTTI I SANTI
TUTTI I DEFUNTI


Ricorre la Festa di Tutti i SANTI e a Calendasco ci ricorderemo oltre che della Madonna cui la chiesa  è 
dedicata da secoli si prega anche per il PATRONO  San Corrado Confalonieri.

Se quindi il 1 novembre ricordiamo tutti i Santi invece il 2 novembre ricordiamo i nostri morti. Tutti i defunti. Ricordarci anche dei nostri Parroci è bello e importante.


6 ottobre 2017

EXTRA MOEMIA - S. DAMIANO

A San Damiano piacentino
CHIESA DEI LEFEBVRIANI
Il vescovo di Piacenza contrario

Un messaggio a tutta la Diocesi di Piacenza- Bobbio, un documento ufficiale, firmato dal vescovo mons. Gianni Ambrosio.

Dalla stampa locale apprendiamo che il Vescovo invita i fedeli piacentini a non andare a messa in quella chiesa. Il comunicato è visibile anche in formato pdf su internet.
Sappiamo che Papa Benedetto XVI tolse la scomunica ai Vescovi della San Pio X.
Sappiamo che è lecito confessarsi, sposarsi etc presso la S. Pio X.
Ora risulta un pochetto "strano" non poter partecipare ai riti liturigici religiosi che si svolgeranno in questo edificio sacro, questa chiesa che sarà direttamente officiata dalla Fraternità San Pio X.
Infatti i Vescovi lefebvriani non sono più scomunicati ed i loro atti sono validissimi!
Così come quelli dei loro sacerdoti!
Sfugge comprendere appieno questo "editto" diocesano piacentino.
Un pò di perplessità la suscita nonostante tutto.
La nuova chiesa nella frazione di San Daminao piacentino officiata dai levebvriani non può che giovare.
 
 

2 ottobre 2017

MADONNA DEL ROSARIO

TRADIZIONE
LA MADONNA DEL SANTO ROSARIO
Calendasco la festeggia da secoli

di Umberto Battini
     storicolo locale e studioso di S. Corrado

Da che ho memoria, fin da bambino piccolo, al paese di San Corrado per la Madonna del Rosario (7 ottobre) si teneva festa grande.
Addirittura ricordo benissimo che la sera dopo la cerimonia avevamo ad aspettarci sul sagrato della chiesa una banda musicale e nel paese era festa per davvero.
Era allestita l’immancabile balera al coperto. Si ballava il “liscio”.
Un anno, ricordo vennero addirittura dei motociclisti funamboli, cioè motociclisti acrobati che attraversavano la piazza della chiesa sospesi su un cavo d’acciaio che era stato teso tra le case.
Poi la festa paesana venne a mancare e si mantenne solo la funzione religiosa nella memoria della Madonna del Rosario.
Una festa antica che legava sacro e profano che aveva radici antiche, infatti a Calendasco questa tradizione mariana viene da almeno quattro secoli fa, cioè dal 1600 circa.
Lo testimonia tra l’altro l’esistenza di una antica confraternita della Madonna del Santo Rosario e tutto questo era legato non solo al rinnovamento perseguito dopo il Concilio di Trento ma anche aveva un legame ancor più profondo. Infatti San Pio V nel tardo 1500 dopo la vittoria della Battaglia di Lepanto contro i Turchi istituì questa santa devozione per tutto il mondo cattolico e volle che fossero elevate confraternite apposite.
Calendasco ubbidì prontamente grazie a solerti sacerdoti.
La gente che abitava nei secoli andati in questo lembo di terra piacentina, ha portato fino a noi queste tradizioni importanti e spetta a noi tutti, indistintamente, saperle mantenere in vita.