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30 novembre 2019

TERRA DI PO



PIENE DI FIUME
NON OSTANTE TUTTO
La terra di Calendasco e il Po


il PO al Masero di Calendasco la piena di novembre 2019
Ma da sempre, siccome il fiume scorre qui, anche qui, Kalendasco prima e Calendasco poi, ha dovuto convivere, lietamente!, col fiume.

Giustamente nel parmense, nella terra bassa, il Po è chiamato sempre e comunque il Grande Fiume, ma qui nel piacentino sempre e solo il Po.
Nell'ottocento noi di Calendasco eravamo famosi perchè qui da noi sul Po c'erano i cercatori d'oro!
E' tutto documentato.
Ed ovviamente si viveva di pesca e di "marina", nel senso che anche il mestiere di barcaiolo, con magana da trasporto, erano mestieri super quotati.
Squadre di marinai venivano assodate già in antico lungo l'alveo del Po, nei paesi rivieraschi ed è anche assodato in Calendasco questo fatto.  Insomma - piena o non piena - qui la gente ci viveva e bene (come lungo tutta l'asta del Grande Fiume); era normale a novembre ed a maggio aspettarsi l'invasione delle acque, soprattutto nei tempi che vedevano esistere un argine molto, ma molto più basso dell'attuale.
Adesso che abbiamo i mezzi tecnici, invece di scavare l'alveo, togliere inerte, cosa si fa?
Ovvio: si alza l'argine! Preparatevi a vedere, fra trenta-quarant'anni, un argine maestro di 30- 35 metri!
Miracoli della tecnica e dell'intellighenzia!
E per salirci in cima - all'argine - ci saranno moderne, ma sempre inagibili, scalemobili. 


15 novembre 2019

NOTAIO


IL NOTAIO LONGOBARDO
VITALE DI PIACENZA

Nell'anno 721 i documenti ci mostrano un notaio longobardo di nome Vitale.
A quel tempo a Piacenza conosciamo dalle carte che un gran numero di sacerdoti eran longobardi, diremmo noi puri, cioè non di legge Romana.
Altre cariche importantissime eran gli scabini, diremmo noi giudici locali, e sappiamo che nel territorio piacentino erano ben attivi e molto importanti nel loro ruolo.
Il Codice Diplomatico Longobardo è una fonte ricca di dati, nomi e luoghi, così come anche l'utile lavoro dello Schiaparelli.






se copii qualcosa, cita la fonte !

7 novembre 2019

CENTENARIO A NOTO


NOTO LEGATA A CALENDASCO
PER SAN CORRADO

Questo prossimo 2020 ha in cantiere un evento centenario molto bello, che per certi versi riguarda anche Calendasco.

il logo del Centenario dei Cilii di NOTO
L'Associazione dei Portatori dei Cilii di Noto, che nel 2015 vennero anche a Calendasco ad omaggiare il Patrono, festeggia nel 2020 un evento centenario: 400 anni dalla "inventio" dei cilii stessi.




Infatti furono introdotti per la prima volta, nello stile che vediamo anche oggi, nel 1620 per il volere di un sacerdote canonico di Noto.
Questo sacerdote don Pietro Ansaldi con un lascito testamentario volle che alla festa del 19 febbraio per la processione si andassero a fare dei "grandi intorchi" di cera. Nel 2015 i Portatori dei Cilii han donato alla chiesa di Calendasco un maestoso Cilio decorato secondo la tradizione antica netina, da esporre ed usare  per le celebrazioni patronali di San Corrado.
Una memoria centenaria di un grande valore religioso e storico, che vede Noto e Calendasco unite nel glorioso nome dell'Eremita francescano san Corrado dei Confalonieri.