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26 dicembre 2012

NATO QUI

Burgi Calendaschi sulla strada romea franchigena appresso al PO




Può accadere, nelle giornate gelide e serene di vedere una roba del genere. Quando sei sulla strada del Masero diretto al fiume. Non è impossibile, capita. E se questa è una fotografia montata ad effetti, ciò non toglie che rappresenta la verità, basta avere la fortuna, durante un giorno sereno dell'inverno, d'essere lì al momento giusto. Credeteci. Chi ci abita lo sà.

 Umberto de' Battini


15 dicembre 2012

UNICI della BASSA

  
SOLO ME MI'
Gli altri chi sono? Bho!




Nessuno vuole fregare nessuno, però... però...
Dopo le vie francigene, arriva il Po. Siccome c’è l’assessore provinciale che sta dalle parti della bassa del Po verso Monticelli dell’Ongina, stanno cartellonando ulteriormente quella zona urlatamente detta “bassa del Po” ed altre iniziative sfoderano. Ovviamente perché Regione e Provincia han dato euri, la notizia è fresca di stampa. Allora visto che la bassa da valorizzare è sempre e solo (da anni, qualsiasi politico fu imbarcato la corrente lo portò sempre – circa  il Po – a privilegiare quella bassa) urge qualche lieto consiglio. Propongo di interrare il tratto di Po che va da Castel S. Giovanni e Piacenza, ivi portarci terriccio e denominarla “alta del Po”. Quindi la sacra bassa del PO che da Piacenza si spinge a Castelvetro fermandosi ridente all’Oasi Pinediana diventi Ella sola la “vera”: basterà spostare – previo accordo padano -  la sorgente del Po a Piacenza e la foce a Monticelli dell’Ongina. Il gioco è fatto, i soldi vedo che saltan fuori, la magia esiste. Dicesi in Piacenza che: vale più una buona faccia che un podere.

 Umberto Battini 

 

11 dicembre 2012

TUTTE TUTTE


 LABIRINTITE
le magie della cultura in mano alla politica



Tutte tutte tutte le strade sono francigena. In ogni regione italiana. Le vie francigene del Lazio e anche le nostre piacentine. Tutte tutte tutte.
Credevo che ci fosse una sola via Aemila. Una sola Postumia. Etcetera etcetera.
Invece mi sbagliavo. E' molto molto molto probabile che esistano vie postumie, vie aemiliae, etcetera etcetera etcetera.
L'importante è che le regioni, le provincie, i comuni, la Europa, stanzino grana eurina.
E la magia è fatta. Etcetera etcetera etcetera.
Umberto Battini

26 novembre 2012

DIFENDERE LA VITA


 Segnalo questa iniziativa visto che sono associato.
 Voster Umberto Battini

Cari amici,
dopo tanta attesa si è resa ora possibile la celebrazione di una santa messa al cimitero di Lambrate (MI) in suffragio dei bambini non nati (sono stati sepolti in quattro anni e mezzo più di 5000 bambini).


UN GESTO D’AMORE
BAMBINI NON NATI, L’ONORE E LA PIETA’

SABATO 1 DICEMBRE
ore 14.30

Al cimitero di Milano Lambrate
(sala del crematorio. P.za Caduti e Dispersi in Russia)


SANTA MESSA DI SUFFRAGIO
per i bambini non nati

Presieduta da Don Maurizio Gagliardini
Presidente Associazione Difendere la Vita con Maria


L’intento è quello di rispondere all’appello espresso dal Magistero in Evangelium Vitae 100: “E’ urgente una grande preghiera per la vita che attraversi il mondo intero”; e quello di rispondere alla domanda sofferta di molti cuori, papà e mamme: “Come posso ricordare ed essere in comunione con il mio bambino?”
(UN GESTO D’AMORE –Ed. Cantagalli)

“O MARIA, AURORA DEL MONDO NUOVO, GUARDA [I BIMBI MANCATI ALL’AFFETTO DEI LORO CARI PRIMA DI NASCERE, n.d.r.] E AL NUMERO SCONFINATO DI BIMBI CUI VIENE IMPEDITO DI NASCERE...” E.V. 105

Promosso da:
ASSOCIAZIONE DIFENDERE LA VITA CON MARIA
MOVIMENTO PER LA VITA AMBROSIANO

17 novembre 2012

STRADIN stradella




C’era una volta la Via Franchigena. 
Un bel giorno a differenza dell’autostrada del sole o della via emilia o della provinciale 45 essa prese varie direzioni. 
C’era il motto: tutte le strade portano a Roma, ma non c’era quello che recitava: tutte le vie sono franchigene e portano a Roma (o forse si? Sì! Ci han fatto una associazione europea). 
Per fortuna il passo del fiume rimase uno. Bhe era facile farne altri e validi, tanto in ogni dove si può passare il Pado flumine. Direte: c’è la carta di Sigerico! Sì ma tratta di Piacenza-Corte Sant’Andrea! Un lungo tragitto. Quindi posso transpadare o prima o dopo non necessariamente in fronte. Sigerico ci lasciava un itinerario ma non per diletto ma perché segnalava quella che più o meno era l’autostrada del sole che conduceva a Roma. 
Serviva a chi giungeva dal nord-ovest italico come lui e non s’azzardava a rischiare la pelle deviando in cotal strada o tal altra. 
Poi tutto si può fare e dire, ci mancherebbe. Morale della favola: e tutti percorsero felici e contenti.

9 novembre 2012

CAMPI ammette


Cosa hanno a che fare i Farnese con San Corrado? Eppure...



Ancora del Patrono. Il sacerdote e canonico Campi diede alle stampe a Piacenza nel 1614 la Vita di San Corrado basandosi sugli storici di Noto quali il Littara e Pugliesi. Ma già nella sua Historia data alle stampe tra 1651-1662 nei tre conosciuti volumi, il canonico-storico Campi scrivendo di San Corrado va ammettendo qualcosa d’importante. Sapendo d’aver pubblicato un libro impostato tutto sui testi inviati da Noto (lo ammette già da allora!) ebbene nella Historia appunto confessa che sarebbe stato utile “nel ristamparsi di nuovo la preallegata Vita, di aggiungervi più altre cose avvenute dapoi…”. Leggasi: ricerche sul Santo in terra piacentina. Vedasi: Legato Sancti Conradi. Ricordasi: Farnese ucciso dal Confalonieri di Calendasco luogo nel quale il Vescovo di Piacenza scopre e formalizza ufficialmente la nascita del Santo Piacentino! Ce n’è ancora di frutti ed abbondanti, che stan maturando di stagione in stagione. Nulla andrà perso. 

Umberto Battini



7 novembre 2012

FIGLIO illegittimo ma attento

Gabella gabella sul Po sei più bella


Il primo Duca della dinastia Sforza, era figlio illegittimo. 
Si lamenta il Francesco con legittima pressione, era duca anche di Piacenza e dalla Milano mandava a destra e manca ordini su missive.
A Piacenza i pescatori, i navaroli gli facevano "saltare la gabella" perchè conducevano gente "in qua e in là" sul Po che il Duca diceva essere fiume suo, eh si! Con porticcioli, ponti, guadi e navaroli ducali ci traeva soldo. Gabella, tassa, obolo s-forzato.
Vuole che il "portonaro" il 'capo' del porto e traghetto sul Po stia attento a che nessuno salvo i barcaroli autorizzati faccian transitare le genti.
Il Duca avrebbe volentieri messo lo scontrino fiscale, a saperlo inventare!
I nostri Confalonieri erano già al tempo, allegramente feudatari e abitanti del magnifico castello del Calendasco borgo.   

Francesco Sforza scrive al referendario di Piacenza 

1452 luglio 23 (S)Gabbioneta

Refrendario Placentie.
Havemo sentito che suno molti navaroli, piscatori et altre persone che tenneno naveti, osia burgelli, cun li quali passeno el fiumo nostro de Po contra li ordini nostri, conducendo gente in qua e in là, et hanci in preiuditio dela Camera nostra, perché non vano al nostro porto lì como debitamente deno andare, la qual cosa a nuy è molto molesta, nì intendemo per modo niuno tollera[r]la. Pertanto te scrivimo et volemo cum bona diligentia intendi (a) questo facto et gli faci tal provisione che più non ne sentiamo altra querela, administrando rasone al portonaro nostro lì contra qualunch'abia passato fora deli ordini nostri, e in modo che in lo avenire se ne contenteno. Ex castris, ut supra.


 Umbe cercatore

 

6 novembre 2012

LADROCINIO


Com'è cambiata la solfa in quarant'anni! A Calendasco e dappertutto. Furti e rapine. Sta proprio cambiando la solfa un pò in ogni dove, anche in quei luoghi che sembravano fuori dal mondo. Tipo noi di Calendasco o Boscone e Santimento e frazioncine varie.
Almeno una volta furtarelli e lavativi erano nostrani.
Non consola ma fa capire il salto sociale e culturale che c'è stato, di come ci stiamo abbassando. Più ce ne freghiamo e più tutto va a rotoli. Snobbiamo le cose. Le radici. C'è da rimpiangere quando ci prendavamo per i fondelli tra ragnaroli - marsinoni e boscaroli (per rimaner in loco).
Va bhe. Si va avanti.



3 novembre 2012

PLAC così sia

 



Con moneta sonante e ripagati della stessa moneta. 
 Il Duca Pier Luigi seppur preavvisato qualche tempo prima “i nomi de’ Congiurati, procurò per vie non lecite, sia per mezzo di Stregoni di saperlo; né con tutto ciò certezza poté havere…”
La moneta coniata dal Duca Morto quando era Vivo riportava scolpite le lettere PLAC e le parole Pet.Aloy.Farn.Plac.Dux. Putacaso le stesse prime lettere dei cognomi dei congiurati: Pallavicini, Landi, Anguissola e Confalonieriet il luogo era PLACentie”.
 Ma sta inganno si scoprì solo dopo la morte. A noi sta bene ricordare del Giovan Luigi Confalonieri di Calendasco lì abitante e feudatario (con i fratelli!); mandò quindi il giovanissimo nipote del Duca ucciso, cioé l’Orazio Farnese, sicari contro il Confalonieri che però miseramente non andarono a segno.
 Non fu l’unico tentativo dei Farnese nello scorrer del tempo. Eh sì, era dura da digerire perché non ostante l’onta del Duca Morto si recita testuale nella confisca che “l’Ecc.mo Signor Duca di Parma (Piacenza non è nominata in questo atto e ciò la dice lunga ndr) pagarà l’ammontare del Castello, beni et ragioni di Calendasco delli Ill.mi Signori Confalonieri secondo l’estimo fatto…”. 
 Gli tocca pure pagare e molto! Dimenticavo siamo nel 1582, il fattaccio era del 1547! 
Domanda:  avrà saldato con l’antico conio PLAC? 

Umberto Battini
per la storia locale 



POESIA



Un  guazzo.

C’è in giro per l’Italia in tour un guazzo di elementi che ama mostrarsi molti e numerosi e forti e belli e puri!

Il guazzo pretende di esser primo fra i primi, trono sul trono! Ma dimentico è il guazzo che chi vuol esser primo sia ultimo e servo.

Và il guazzo menando incenso descrittivo fotografico facendo finta d’essere padrone degli edifizi. Ma all’Eterno è difficile esser padroni.

Si trastulla questo guazzo di immediate e solenni pomposità penose. E intanto il Ciel ch’è veramente Amore fa piovere sui buoni e sui cattivi!

Già.

Prosa di Umberto Battini