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23 gennaio 2017

S'AGNESE 2017

GRAZIE AGLI ALPINI DI CALENDASCO
LA PATRONA DEI BARCAIOLI DEL PO
Calendasco domenica 22 gennaio 2017

Sulla piazza della chiesa di Calendasco il locale Gruppo Alpini ha voluto ancora una volta mantenere viva una tradizione della nostra terra e cioè festeggiare Sant'Agnese vergine e martire che qui è protettrice dei barcaioli che sul fiume Po hanno le loro battelline.
Tutto intorno è stata "tirata" una lunga rete da pesca, un tramaglio e una battellina usata sul Po.
Dopo la s. messa nella parrocchiale, dove era stata esposta la statua di S. Agnese, il parroco ha benedetto barcaioli e imbarcazione.
Per tutti era possibile acquistare pesce fritto, il cui ricavato è stato donato interamente alla parrocchia del borgo.



20 gennaio 2017

2017 IN ATTESA DI SAN CORRADO

LA SOLENNITA' PATRONALE IN FEBBRAIO
SAN CORRADO CONFALONIERI
Eremita Terziario francescano nato a Calendasco di Piacenza nel 1290
morto a Noto nella grotta il 19 febbraio 1351

Quest'anno il DIES NATALIS del 19 febbraio cade in domenica.
Noto celebrerà come sempre avviene da secoli, con grande solennità.
La discesa dell'Arca del Patrono dovrebbe avvenire domenica 5 febbraio 2017 in cattedrale a Noto.
Calendasco vanta 400 anni di Patronato il più antico e importante in Italia dopo quello di Noto.
San Corrado si è spento il 19 febbraio del 1351 nella grotta della Valle dei Tre Pizzoni di Noto dove oggi sorge un santuario dedicato al Patrono che ha inglobato la grotta del Santo!
Come sempre le due Società netine di Devoti e Fedeli cioè quella dei Portatori dell'Arca di San Corrado e quella dei Portatori dei Cilii saranno in prima linea nei festeggiamenti.

una foto del passato anno

12 gennaio 2017

SANT'ANTONIO ABATE

FESTEGGIATO IL 17 GENNAIO
SANT'ANTONIO EREMITA

Per Sant'Antonio abate, egiziano, eremita, anche nel piacentino la festa solenne liturgica è vivibile in tante località montane e di pianura.
La benedizioni degli animali della fattoria è una delle caratteristiche di questa festa, come ad esempio benedire il sale che viene poi dato agli animali per garantirne la salute e la benedizione dell'olio d'oliva, anche esso usato per "ungere" ferite negli animali ma anche per essere usato dall'uomo come protezione.

E' tradizione distribuire piccoli pani bendetti anch'essi in chiesa mentre nelle case la tradizione piacentina ci porta ad assaporare il tortelli (tùrtlitt) che sono fagottini di pasta dolce ripieni di marmellata e fritti in abbondante strutto.
Una tradizione cristiana che va mantenuta intatta nonostante la nostra società sia un poco meno agricola.
Tanti anni fa presentai in una conferenza storica una mia ricerca sui Frati del Tau che erano in Sant'Antonio a Trebbia. La documentazione che ritrovai in archivio era prevalentemente del tardo 1500 ma testimoniava una assidua e vivace presenza dei frati detti del Tau che anche avevano un ospedale per pellegrini.
Il convento passò ai primi del 1600 ai francescani del Terzo Ordine Regolare "de Penitentia nuncupati", cioè gli stessi che han dato l'abito al piacentino San Corrado Confalonieri nel lontano 1315.

Umberto Battini