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6 aprile 2021

PILLOLE TEMPLARI

I TEMPLARI
Curiosità piacentine

   Una pergamena del 5 luglio 1311 scritta in Placentie in palatio domini episcopi riguarda esami e giustificazioni dei templari piacentini processati a Ravenna tempo prima e i frati templari Giacomo e Raimondo Fontana ed anche Mauro da Pigazzano si dicono ancora assolutamente senza alcuna colpa  dalle infamie cui erano accusati i Templari e sono suffragati da autorevolissimi testimoni sia nobili che chierici e religiosi.
 
   Circa l'ospedale di Sant'Egidio della Misericordia (oggi rimane la chiesa che è quella di S. Giuseppe all'ospedale in via Campagna) iniziano a gestirlo i frati templari intorno all'anno 1280.
 
   Nel 1304 il piacentino Giacomo Fontana che era maestro templare di Lombardia, portava a termine la cessione del complesso di S. Maria del Tempio ai Domenicani e senza richieder nulla in cambio. Lasciano i beni alla limitrofa chiesa di S. Giovanni in Canale e cedono oltre alla chiesa di S. Maria con le sue funzioni parrocchiali, il chiostro, alcune case ed il mulino con diritti d’acqua sul vicino rivo. Comunque mantengono i Templari solo i loro diritti su alcuni beni sempre posti lì vicino. La chiesa del frati domenicani è quella di San Giovanni in Canale oggi in via Beverora e della chiesa templare di Santa Maria rimane ormai solo una colonna esterna e parte minima del chiostro.
 
   Il 24 agosto del 1308 dopo le bolle inquisitorie di papa Clemente V del 12 agosto 1308 l'inquisitore fra Guglielmo Cigala da Genova arriva a Piacenza (solo 12 giorni dopo l'atto papale!) e inizia a censire i beni dei templari e va quindi oltre Trebbia: il notaio che era con lui fece nota delle cose che a Cotrebbia eran nella casa templare e l'inquisitore prese anche possesso delle terre che eran davvero tante e di ben dodici mansi, cioè fattorie quale appunto anche quella in località Il Tempio nel territorio di Calendasco.