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7 giugno 2017

URNA



VOTAXIO
ALE’ OH OH
Tutti all’Urne


di Umberto Battini


Ci siamo. Domenica 11 giugno 2017. Piacenza al voto. All’urna. Siamo tutti attesi là. A braccia aperte.
Peccato che non l’abbiamo sentita, intendo politicamente e socialmente, questa campagna elettorale.
Si andrà ancora una volta al voto così, per scontato, per inerzia.
Molti diserteranno l’urna probabilmente, è il tormento della politica che non si è rinnovata ne a Roma ne in altri luoghi.
Parole, poche, fatti bho! Chi li vede?
Poca retorica addirittura. L’unica novità (per modo di dire) la divertente performance di un candidato che come ben saprete ha adottato una campagna elettorale particolare.

Facce che si presentano per governare per 5 anni la città che, credo a ragione, pochi conoscono. E se una persona candidata non la conosci difficilmente puoi votarla a scatola chiusa, e se non la conosci, se non ne hai sentito parlare almeno politicamente salvo sporadicamente, come puoi pensare di affidargli le chiavi del bene comune che si riassume nel governo di Piacenza?
Mha! Eppure uno dei sette candidati ce la farà, anche solo con 4 voti ma ce la farà (democrazia si dice). Anche se è probabile che vinca il partito dei non votanti eppure con 4 voti qualcuno ce la farà e dirà che sarà sindaco per tutti! Dirà che ha vinto alla grande!
Continueremo nel tran-tran.
Piacenza, dal 218 a.c. a oggi è ancora qui. E la Piacenza romana è sotto alle gettate di cemento. Radici addio!
M’astengo di dare pensiero sul voto cattolico.
E l’ironia non basta.