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12 giugno 2013

METEORA del 1651




Una meteora!  Nel cielo… sopra la città!
PIACENZA e LA FINTA FINE DEL MONDO

di Umberto Battini

Anno del Signore 1651, a Piacenza è stata una fredda giornata. Febbraio è un mese che non perdona da queste parti ed era appena iniziato. Consolava che un piccolo sole avesse illuminato le poche ore della giornata invernale.
Viene la sera. Gli stallieri e i mungitori hanno il duro compito di lavorare anche nella notte, quella fonda!
Sono quasi le due d’una serena, fredda e buia notte piacentina del 3 febbraio.
Sopra al cielo della città e sulla campagna da verso mezzogiorno arriva un bagliore e un sibilo.
E’ un attimo: lo sguardo in alto rivolto al cielo, a quello strano oggetto infuocato; ti viene da pensare alla fine del mondo quella che il tuo prete molto spesso ti racconta quando sei in chiesa.
Un boato sordo come voce d’orco e un bagliore veloce come il fulmine che per pochi attimi illumina le sagome dei tuguri, delle case e delle lontane cascine.
Quella sfera infuocata centra il Po, è lui che ancora una volta salva da una possibile tragedia, è il grande Po che come calamita chiama a sé quel mostro di fuoco.
E quel boato sordo ha svegliato tante genti, piccole fiammelle appaiono alle finestre delle case e qualche voce chiama e chiede notizie.
Al mattino si corre al Po, qualcuno lo ha già fatto nella notte. I Dottori di Piacenza dicono che era una meteora, qualcosa che viene dal cielo e che non centra con la fine del mondo… ma il prete ha già suonato le campane e stavolta anche gli uomini corrono alla preghiera… meglio prevenire!

Umberto Battini
Questo racconto l’ho elaborato sulla notizia vera degli storici di Piacenza quali il Poggiali ed il Boselli