Pier Luigi
Farnese figlio di Papa Paolo III, il “diavolo in terra”
Papa Paolo
III nominò il figlio, capitano esperto e
a lui fedele, Gonfaloniere della Chiesa. Nel concistoro del 31 gennaio 1537 il
pontefice perfezionò la nomina e il giorno successivo, nella basilica di San Pietro,
affidò a Pier Luigi la spada e il gonfalone di capitano della Chiesa.
Il Pier
Luigi Farnese iniziò subito un viaggio attraverso i territori dello Stato,
piegando facilmente ogni resistenza e giungendo trionfalmente a Piacenza.
È proprio
durante questo viaggio che ci giunge la testimonianza dell'episodio più
squallido della vita del condottiero.
I
contemporanei ci hanno lasciato molti racconti della sua sfrenata sessualità e
delle sue tendenze omosessuali, anche se non disdegnava assolutamente le donne,
ma il cosiddetto "oltraggio di Fano" fu quello che lo fece
considerare una specie di diavolo in terra.
Il fatto fu
riportato nella Storia fiorentina di Benedetto Varchi (1503-1565). L'autore
iniziava la cronaca riferendo le voci che giravano sulla incontenibile
depravazione di Pier Luigi che, sicuro di farla sempre franca per il fatto di
essere figlio del Papa, girava per gli Stati della Chiesa stuprando quanti giovanetti
gli fossero piaciuti.
In occasione
di una ispezione alle fortezze marchigiane, Pier Luigi si recò a Fano, dove fu
accolto con tutti gli onori dal vescovo del posto, Cosimo Gheri, un ragazzo
poco più che ventenne.
Il giorno
successivo il Farnese incontrò nuovamente il vescovo e manifestò le sue
intenzioni: "cominciò, palpando e stazzonando il vescovo, a voler fare i
più disonesti atti che con femmine far si possano". Tuttavia, visto che il
vescovo non era disponibile, anzi, si difendeva in maniera piuttosto decisa,
Pier Luigi lo fece legare e, sotto la minaccia dei pugnali, lo violentò.
Non sopportando
l'umiliazione per l'oltraggio subito, dopo poche settimane il vescovo morì.
Qualcuno ipotizza non molto a torto, che
il ragazzo fu fatto avvelenare dallo stesso Pier Luigi, per non far trapelare
la notizia dello stupro.
A Piacenza
il condottiero Gonfaloniere non aveva fatto i conti con Placentia ovvero con il
PLAC.
Pallavicino-Landi-Anguissola-Confalonieri.
E i conti li
fece con costoro, oh se li fece! Era il 10 settembre del 1547.
Quel
Confalonieri era il feudatario di
Calendasco e aveva un Santo in Cielo senza saperlo.
Umberto
Battini
Elaborazione
testo storico da WikiPedia