Nell’anno 1394
Acqua acqua acqua, a Piacenza non
manca mai
Una straordinaria inondazione del
fiume PO
di Umberto Battini
Settembre porta pioggie, ma il bello
è che era piovuto a dismisura più su nel lontano Piemonte.
La piena stavolta arriva aspettata e
temuta, tutti a Piacenza e nel suburbio più prossimo alle sponde lo sanno bene!
Quante volte dopo giornate di pioggia, i poveri contadini hanno aspettato
quelle masse d’acque che si dilatavano sui loro campi coltivi.
Stavolta era peggio.
L’amato PO ruppe gli argini e dove
non li spezzò li soverchiò ed anche le chiuse delle ripe non resistettero. Uno
spazio immenso di terreno rimane allagato.
Non contento del danno, stavolta
l’amato PO mostra il suo braccio di ferro e riesce a rompere ben diciassette
travate del ponte che era piantato davanti alla città di Piacenza.
Si formò una specie di nuovo alveo
nel bel mezzo di terre colte e fruttifere ed il danno era inestimabile sia per
il pubblico che per il privato.
Passarono i giorni, tanti e forse
troppi, e finalmente tutto tornò nella norma.
Anche questa volta era andata… ma
quel settembre era solo il preludio inaspettato del lungo autunno anch’esso
presago di nubi, di acque e di fango.
Umberto Battini
elaborazione da notizia cronografica storica