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26 luglio 2021

SAN ROCCO D'INDOLE FRANCESCANA

DA GIOVANE SI FECE TERZIARIO
IL CULTO DIVULGATO DAI FRANCESCANI
Papa Paolo III lo inserisce nel catalogo dei Terziari
 
Leggendo la Vita di San Rocco scopriamo che dopo la perdita dei due genitori, quindi un fatto molto significativo e toccante, il giovane e nobile Rocco prende la decisione di farsi terziario, così come indicato nella bolla papale Supra Montem del 1289 e resta però allo stato laicale senza affiliarsi a nessuna piccola comunità terziaria francescana come era quella ad esempio cui aderì S. Corrado Confalonieri presso Calendasco di Piacenza.
Si dedica quindi al volontariato di carità in ospedali per poveri malati e pellegrini ed a un certo momento parte pellegrino.
 
L'aspetto che si vuol significare qui è quello d'essere stato S. Rocco un vero e proprio penitente francescano: infatti fin da bambino visse molto da vicino l'ideale francescano e come S. Corrado ne fu attratto e dopo i fatti decisivi della vita, fu a questo ideale terziario cui dedicò la vita, in modo solitario come era tra le possibilità della Regola del tempo per i laici cioè la Supra Montem.
Con atto formale papa Paolo III nel 1547 con la bolla "Cum a nobis" inserisce San Rocco ufficialmente nel catalogo dei Santi del Terzo Ordine di San Francesco de penitentia nuncupati e che dal 1447 era un Ordine proprio come quelli già conosciuti cioè con propri conventi, ospedali, oratori e un proprio Ministro Generale etc.
Papa Urbano VIII approva ufficialmente il culto nel 1629 e papa Innocenzo XII nel 1694 prescrive ai francescani di celebrarlo con solennità.
Ovviamente S. Rocco già dai primi decenni del 1400 è molto venerato e conosciuto come protettore dalla peste e il suo culto si propaga nel popolo rapidamente e soprattutto grazie ai francescani cappuccini dal 1500 e quindi la Chiesa di Roma arriva a farne indagine e compiere gli atti che abbiamo sopra descritto.
Quindi sul dato che S. Rocco sia un penitente terziario francescano non esistono dubbi: culto da sempre portato avanti dai francescani e quindi ufficialmente inserito nel Catalogo del Terz'Ordine e senza che gli altri ordini francescani facessero proteste, come ad esempio i frati Minori oppure i Conventuali o i Cappuccini.
In questi decenni il culto sanrocchino, causa la non conoscenza della sua Vita, lo ha posto tra i santi laici anonimi ma così non è, cioè non è il caso di San Rocco di Montpellier, egli appartiene al francescanesimo e fin dalla sua giovinezza per sua scelta personale e quindi poi estesa a tutta la sua santa vita e poi passata alla Storia sacra e umana del Santo della Peste Rocco.
 
testo UB      -         se copii qualcosa cita la fonte