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4 marzo 2022

IL PORTO DEL BOTTO

BREVE STORIA DEI PORTI
NEL TERRITORIO DI CALENDASCO
IL PORTO DEL BOTTO

di Umberto Battini
    studioso di storia locale
 
Nelle mie passate sedute di ricerca in Archivio di Stato a Piacenza, Parma ed anche a Milano, alcuni anni fa, mi sono imbattuto anche in documenti sui porticcioli a chiatta posti soprattutto sul fiume Po e nel caso che a me interessava, circa proprio il territorio di Calendasco che è appoggiato sul Grande Fiume. Così ho deciso di scrivere dei piccoli e brevi testi puntuali ma sintetici circa ognuno di questi porti che hanno una storia secolare e che fan parte della storia locale. Parte seconda.

E' un posto di passo del Po molto antico e secolare, questo Porto del Botto era situato tra la località con cascina agricola Bosco di Calendasco e sulla sponda opposta in territorio lombardo la località abitata Botto. Lo vediamo già segnalato in cartografie del tardo 1500 fino ad almeno i primi anni del 1900 e personalmente ne possiedo copia ottenuta da alcune di queste mappe ed incartamenti molto chiari e precisi.
Le mappe al riguardo sono antiche e anche tante oltre ovviamente alle carte che riguardano l'Amministrazione Statale economica del passaggio sul fiume.
Viene chiamato Porto del Botto per Cavalli cioè qui era una chiatta per guadare il Po molto possente che permetteva di portare da una riva all'altra i carri carichi di prodotti ovviamente trainati da cavalli da tiro.
La posizione è strategica perchè qui il letto del fiume mantiene sempre un ottimo corso d'acque abbastanza fondo il che permetteva alle chiatte del porto di attraversare anche con carichi pesanti che potevan certamente abbassare il pescaggio ma evitare il pericolo di insabbiamento.
La mappa del corso del fiume Po disegnata dal topografo e ingegnere ducale Paolo Bolzoni tra il 1587 i il 1588 conservata in Archivio di Stato di Parma è anch'essa ben chiara, sebbene il corso del Po nei secoli ha cambiato leggermente il corso del suo scorrere si vede bene che la frazione del Botto e Calendasco sono messi praticamente uno di fronte all'altro e in posizione strategica per la gestione del porto.
Il borgo di Calendasco si mostra quindi con i suoi odierni circa 20km di sponda del Grande Fiume un luogo d'antico transito e attraversamento sfruttatissimo e con porti importanti gestiti dal Demanio Statale e solitamente dati in appalto.
Ma oltre al Porto di Cotrebbia e al Porto del Botto quest'ultimo proprio vicinissimo al paese ed alla strada principale ne sono segnalati altri e sempre in questo comune.
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Umberto Battini
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