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26 febbraio 2022

IL PORTO DI COTREBBIA

BREVE STORIA DEI PORTI
NEL TERRITORIO DI CALENDASCO
IL PORTO DI COTREBBIA

di Umberto Battini
    studioso di storia locale
 
Nelle mie passate sedute di ricerca in Archivio di Stato a Piacenza, Parma ed anche a Milano, alcuni anni fa, mi sono imbattuto anche in documenti sui porticcioli a chiatta posti soprattutto sul fiume Po e nel caso che a me interessava, circa proprio il territorio di Calendasco che è appoggiato sul Grande Fiume.
Così ho deciso di scrivere dei piccoli e brevi testi puntuali ma sintetici circa ognuno di questi porti che hanno una storia secolare e che fan parte della storia locale. Parte prima.

 
Il Porto di Cotrebbia lo vediamo ancora attivissimo nel 1800 e almeno e di certo nel primo 1900 quando era stato dato in gestione, dalle Autorità Statali ad un lodigiano del quale conosciamo nome e cognome. La denominazione ufficiale sui documenti demaniali è quella che stiamo qui esponendo: Porto di Cotrebbia (vecchia per intenderci oggi!). 
Nel particolare di questa mappa, presa in un dettaglio, si vede bene che il porto parte dall'abitato di CoTrebbia e trasversalmente approda davanti a Valoria sempre con la stessa chiara denominazione ovviamente ed una strada dalla riva sabbiosa porta verso il percorso lodigiano!
Dalla parte di Cotrebbia la strada locale punta su quella che le mappe chiaramente indicano come "Strada de Calendascho" e da qui si procede per la città di Piacenza e questa strada sbucava dritta dritta in Via Campagna proprio lì ove sorge il santuario mariano.
In altre antiche mappe è evidenziato il percorso trasversale della chiatta con dei trattini e da altre carte sappiamo del costo annuale dell'affitto di gestione di questo porto importante per questa area soprattutto per spostare carichi di prodotti agricoli sui carri dall'una all'altra sponda del Po.
Circa l'antichità di questo porto sul fiume già nel medioevo ci sono fior fiore di ottimi studi pubblicati nei libri; di fondamentale importanza per aver rilevanti notizie sono ad esempio gli studi pubblicati dal Solmi ma non solo, e davvero la documentazione d'Archivio citata è tanta e chiarissima al riguardo.
Leggi del Porto del Botto di Calendasco clicca Q U I
 
Umberto Battini
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