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7 settembre 2011

SAN CORRADO e i suoi anni

PONZINO PONZONI
Nobile cremonese

Negli anni corradiani scorrazzava nel piacentino
alleato del duro Galeazzo Visconti

Nomen omen

Il condottiero Ponzino Ponzoni da Cremona

Mentre San Corrado è nel conventino-ospedale di Calendasco

Nel 1321 milita al servizio di Galeazzo Visconti qui a Piacenza.

Come ben sappiamo Galeazzo era despota e circa San Corrado Confalonieri conosciamo bene gli eventi del primo 1300 a Piacenza.

Questo Cives Ponzino Ponzoni – un nome, un destino – era in quel 1321-22 al soldo di Galeazzo Visconti nel piacentino mentre il nostro Santo Eremita Corrado, proprio in quegli anni, era con il Beato Aristide rinchiuso a penitenza nel piccolo ma importante ospedale per pellegrini e romitorio terziario nel feudo di Calendasco.

Questo Nobile condottiero di Cremona, a volte guelfo (cristiano) e un po’ ghibellino (eretico) a seconda dei casi e della bisogna, antico signore padano, leggendo nella storiografia appare banderuola che, un poco secondo l’uso dei tempi, a volte era schierato coi guelfi ed altre coi loro diretti avversari, i ghibellini: si andava dove andava l’interesse economico. Fu Signore della città di Cremona e di Castelponzone.

Soprattutto si distinse in territorio cremonese.

Il 14 marzo 1321 papa Giovanni XXII scomunica Matteo Visconti e procedimento aperto contro i suoi figli tra cui Galeazzo ed altri lombardi. La scomunica toccò pure i Ponzone, citati in giudizio e condannati come fautori dei Visconti nel 1323.

I secoli passano. Gli uomini pure.

San Corrado rimane. Ben protetto dai suoi guelfi nel succedersi dei secoli, non ostante Nomen Omen.


Umberto Battini