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14 aprile 2020

L'OSPITALE FRANCIGENO


IN HOSPITIO DICTI LOCI CALENDASCHI
ANTICHISSIMO MONUMENTO

Si è già scritto tanto ma non è mai abbastanza; questo luogo, che possiamo e dobbiamo considerare un monumento al pari del castello e della chiesa di Calendasco, ha le radici molto antiche ed è stato pure primo riparo in corpo e spirito del convertito S. Corrado Confalonieri.
Sorto come ospitale nel VIII secolo per dar riparo ai viaggiatori che transitavano sulla strada diretta al passo del fiume Po, divenne anche ospedale in epoca medievale.
Certamente esistente al tempo longobardo, anche perchè siamo sulla strada romana Piacenza-Pavia cioè la Placentia-Ticinum (antico nome di Pavia che sorge per l'appunto sul fiume Ticino).
Al giorno d'oggi è più usuale conoscere il luogo come indicativo della Via Francigena.
L'antico ospitale longobardo è con la volte in cotto ed è visibile un'antico forno ed un pozzo anch'esso tutto in laterizio, lievi rimaneggiamenti sono stati apportati nel tempo, quale la colonna quadra che si può vedere e che probabilmente ricalca una più antica colonna.
Ancora nel 1600 a Calendasco gli atti pubblici notarili erano compilati proprio in questo luogo dal grande valore morale: leggiamo che eran scritti "subtus portichus" oppure nelle camere interne ed anche i Bilanci annuali del comune venivano scritti ufficialmente nell'hospitio dicti loci Calendaschi.
Testimonianze reali sono anche vari reperti, quali parti di vasellame in ceramica dipinta qui rinvenuti; ma l'imponenza del luogo la possiamo anche vedere nella grande sala capitolare e nell'arco maestoso che ce la indica nella prima stanza in cui si entra appena varcata la soglia.
Il portico ha ancora visibili, sebbene murate, alcune porticciole che davano accesso alle stanze di alloggio e le dimensione dell'ospitale e della sua chiesa particolare sono abbastanza notevoli.
Calendasco, leggiamo che è un borgo sulla strata romea, cioè la francigena, la via per Roma.
Il bel romitorio-convento medievale ci mostra nella sua parte più bassa questa perla d'origine antichissima e da qui si è poi sviluppato tutto l'edificio soprastante, oggi magistralmente restaurato ad arte per conservarne intatta tutta l'anima e farci ripiombare nella dolce e spirituale accoglienza che l'uomo medievale sapeva donare al viaggiatore.

Umberto Battini
storico locale

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