SIGERICOHISTORY
il nuovo blog sulla Via Francigena tra il PO e Piacenza
Nel territorio padano al ridosso della sponda emiliana
Sigerico. Un arcivescovo. Una strada.
Tra la sponda lombarda e quella emiliana del fiume Po, nel territorio che sbuca nella verdeggiante piana del comune di Calendasco, si trova il 'passo al fiume' sulla mitica Via Francigena, quella che fu ed è la romana e latina strata romea.
Piacenza, Calendasco e Soprarivo (Super rivum): il tracciato francigeno che collega la città al fiume e viceversa, riferendoci ovviamente al porto e traghetto per i pellegrini.
Il Comune del borgo padano è membro ufficiale della Associazione Europea della Via Francigena.
La STRATA ROMEA
Piacenza, Calendasco e Soprarivo (Super rivum): il tracciato francigeno che collega la città al fiume e viceversa, riferendoci ovviamente al porto e traghetto per i pellegrini.
Il Comune del borgo padano è membro ufficiale della Associazione Europea della Via Francigena.
La STRATA ROMEA
L'emporio romano posto sul Po a Calendasco, presso Ad Padum, segnava già circa 1700 anni fa il luogo del 'porto'.
I longobardi nel 715 valorizzano questo luogo e Carlo Magno non fu da meno.
Nel medioevo (tra 1000-1300) a Calendasco passava la 'strata romea' proprio vicino (propter) al borgo padano.
Sigerico nel 990 ca. - come segnala la storiografia - tra lombardia ed emilia in queste terre bonificate dai romani e dai benedettini, varcò il grande fiume Po (Pado, Padus).
La terra piacentina è segnata da nord-ovest al sud-est dalla strada dei pellegrini.
Piacenza città crocevia: francigena, postumia, via genovese (Bobbio).
I longobardi nel 715 valorizzano questo luogo e Carlo Magno non fu da meno.
Nel medioevo (tra 1000-1300) a Calendasco passava la 'strata romea' proprio vicino (propter) al borgo padano.
Sigerico nel 990 ca. - come segnala la storiografia - tra lombardia ed emilia in queste terre bonificate dai romani e dai benedettini, varcò il grande fiume Po (Pado, Padus).
La terra piacentina è segnata da nord-ovest al sud-est dalla strada dei pellegrini.
Piacenza città crocevia: francigena, postumia, via genovese (Bobbio).
THE castle
il CASTELLO di Calendasco
il CASTELLO di Calendasco
un maniero francigeno
foto: particolare del castello, sullo sfondo il recetto
Vedi la voce Calendasco su Wikipedia.Già nel 1000 per l'opera del vescovo-conte piacentino sorse qui il recetto, prototipo di castello, e verso il 1200 si costruì accanto il castrum.
Che il fortilizio servì a difesa della città di Piacenza per quel che è la parte al ridosso del fiume Po al nord-ovest lo sappiamo dalle carte antiche.
Il castello (castro calendaschi) ed il recetto sono testimoniati in atti notarili medievali.
Tra i Nobili che lo ebbero a feudo vi furono i Confalonerii antichi Milites e Capitanei del vescovo di Piacenza. Nel castello ebbe i natali il nobile Corrado de Confalonieri, futuro Santo eremita e penitente.
Nato nel 1290 morì convertito quale terziario francescano nella Valle de' Pizzoni a Noto (Siracusa) in una grotta il 19 febbraio 1351. Patrono del borgo padano da 400 anni e da oltre 700 anni dei netini.
Che il fortilizio servì a difesa della città di Piacenza per quel che è la parte al ridosso del fiume Po al nord-ovest lo sappiamo dalle carte antiche.
Il castello (castro calendaschi) ed il recetto sono testimoniati in atti notarili medievali.
Tra i Nobili che lo ebbero a feudo vi furono i Confalonerii antichi Milites e Capitanei del vescovo di Piacenza. Nel castello ebbe i natali il nobile Corrado de Confalonieri, futuro Santo eremita e penitente.
Nato nel 1290 morì convertito quale terziario francescano nella Valle de' Pizzoni a Noto (Siracusa) in una grotta il 19 febbraio 1351. Patrono del borgo padano da 400 anni e da oltre 700 anni dei netini.