LETTURE DEL BLOG N°122.380 A LUGLIO 2025

21 luglio 2025

SAN CORRADO 1610

GIA' NEL 1610 A ROMA
DAL VATICANO S'APPROVO'
L'UFFICO PROPRIO DI S. CORRADO 
Si tratta dei Salmi e responsi 

 

20 luglio 2025

DIARIO FRANCIGENO

SERVIVA A INDICARE IL VIAGGIO
AI TANTI PELLEGRINI
articolo dal quotidiano ILPIACENZA.it 

 

BRACCIO RELIQUIARIO DI NOTO

IN QUESTO ANNO 2025
SONO BEN 75 ANNI CHE VENNE REALIZZATO E DONATO DAI FEDELI DI NOTO 
Già nel 2020 uscì questo piccolo studio storico di ricerca qui ben riassunto nella fotografia, dove si legge al fondo del Braccio Reliquiario di San Corrado Confalonieri, la scritta
dedicatoria e il punzone dell'argentiere che lo realizzò
nell'anno 1950, in argento, a Milano. 
foto e ricerca di Umberto Battini studioso di S. Corrado 



 

19 luglio 2025

PO REPORTAGE

ECCO COME SI PRESENTA IL PO
NELLA SECCA ESTIVA
da ILPIACENZA.it quotidiano
articolo del 18 luglio 2025 di Umberto Battini

 

18 luglio 2025

LA MOSTRA DEL 2023

ERA IL FEBBRAIO 2023
NELLA SETTIMANA DELLA PATRONALE
In quella grande Mostra dedicata a San Corrado Confalonieri
furono esposti i documenti originali in anastatico relativi
all'antico culto tra Calendasco e Noto
 
La Mostra è stata curata da Umberto Battini - storico di S. Corrado
in un luogo Principe del culto, infatti in questo posto nel 1315 il Santo
venne accolto da frate Aristide, superiore del Romitorio ospitale,
gestito dai frati laici penitenti terziari francescani 

 

17 luglio 2025

PO ESTIVO

ANTROPOCENE
NEL PO IN CALO ESTIVO
RIAFFIORANO OGGETTI
TRA I PIU' IMPROBABILI 

 

16 luglio 2025

PO ESTIVO

IL GRANDE FIUME
NELL'AFA ESTIVA
CON LE SUE SECCHE 

 

SECCA DEL PO 2025

REPORTAGE NELLA SECCA

DI LUGLIO DEL PO

La solita plastica la fa da padrona

nell'alveo in calo estivo 

testo e foto di Umberto Battini area di Po piacentina a luglio 2025  



Il primo colpo d’occhio cade inevitabile sull’alveo: l’acqua del Grande Fiume appare torbida, tendente ad un ocra scuro, diversamente dagli altri anni.

E sotto ad un sole estivo che cade a picco, in questa metà di luglio, con il Po che segna all’idrometro del Masero di Calendasco, un metro sotto allo zero idrometrico, era inevitabile un’ispezione all’alveo.

Dopo la grande piena che ha toccato quasi gli otto metri nel periodo d’aprile, ora il fiume è nella classica secca estiva e quello che lascia ritrovare sulle sue sponde non è sempre segnale di rispetto della natura.

La nostra camminata su di un immenso sabbione raggiungibile solo in barca, ci ha messo sotto agli occhi quello che purtroppo sembra inevitabile: tanta plastica, d’ogni genere, rilasciata dall’incuria umana nell’alveo del Po.

Addirittura, impigliato tra gli alberi dalla piena pasquale, rimane un grande bidone plastico, bianco e lucente, ad oltre sei metri d’altezza, sospeso come un’opera d’arte “pop” innaturale.

Sulla rive del Po, dove grandi gruppi di gabbiani svolazzano sotto al sole, rimangono i segni del degrado dell’uomo, molta plastica, che per decenni rilascierà la tanto famigerata micro-plastica, a danno delle falde acquifere.

Questi sabbioni che negli anni ‘70 furono la spiaggia di centinaia di piacentini, oggi languono desolati, dove la mano dell’uomo ha lasciato un segno negativo.

Rimane la bellezza di questi luoghi ameni, dimenticati, battuti solo da qualche airone grigio e da un sole abbagliante, riflesso su questa sabbia bianca.


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PO PLASTICA LUGLIO

PO
LUGLIO 2025
Ecco la situazione "antropocene" e plastica
nel Po dell'area piacentina  

14 luglio 2025

PORTO DEL BOTTO

TRA LA SPONDA EMILIANA
E QUELLA LOMBARDA DEL PO
Un porto antico, che venne utilizzato fino agli anni '50
e detto "Porto del Botto"
In area piacentina era in comune di Calendasco
ed era in località Bosco
La località Botto era composta da alcune decine di case con un'osteria  
nella foto un particolare da una mappa del 1847 

 

13 luglio 2025

L'INCENDIO NEI DUE LUOGHI PRINCIPE DEL CULTO

NOTO E CALENDASCO
LA STORIA RACCONTATA
PER IMMAGINI
Il grandioso portone della cattedrale di Noto in bronzo, raccoglie tutta la Vita di San Corrado, con l'episodio della conversione: l'incendio per cacciare e il castello del Confalonieri, suo feudo in Calendasco.
Ed è magistralmente ripreso nel quadri in Calendasco del '600, dove la scena dell'incendio causato dal Patrono mostra anche la cattura dell'innocente contadino. E nel luogo scorre il rivo del "gorgolare". 

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12 luglio 2025

I PORTI SUL PO NEL 1820

ECCO QUALI ERANO
leggilo in questo articolo da ILPIACENZA.it
quotidiano piacentino del 12 luglio 2025 di Umberto Battini

 

11 luglio 2025

IL BARBAROSSA A GRAGNANO

UN GRANDE EVENTO STORICO
POCO CONOSCIUTO
scorri e leggi il testo dell'articolo storico
articolo da ILPIACENZA.it quotidiano piacentino - del 8 giugno 2025 di Umberto Battini
  


E’ molto probabile che il fatto del quale stiamo trattando, sia per nulla o molto poco conosciuto dai più, eppure è certo storicamente e con tanto di documentazione originale. L’imperatore Federico I detto il Barbarossa, finiti i colossali incontri detti “Dieta” tenuti nel 1158 nella piana ai “prata Roncaliae” in area lombarda, oggi di Somaglia, e dirimpetto al “loco qui Medianus Iniquitatis dicit” nell’ansa di Calendasco, passato il Po riprese la strada per il Piemonte.

Stiamo parlando di migliaia di persone al suo seguito alloggiate nel “tentoria” (accampamento), carovana che si muoveva con una certa celerità ma fino ad un certo punto, come è ben ovvio: c’erano i carri delle tende d’alloggio, i carri dei pali, i carri con le gli attrezzi dei maniscalchi e falegnami, le cucine, derrate alimentari, animali alla corda e tanto altro.

La grandiosa comitiva al seguito del Barbarossa, con personalità rappresentative del potere di quel tempo, si mosse passando sul solido ponte di barche nell’area di Cotrebbia oggi detta Vecchia e da lì puntò verso San Nicolò a Trebbia e ben più oltre fino a Gragnano trebbiense.

Nella nostra cronaca storica, ci atterremo ai punti cruciali dell’episodio in questione, e questo per ovvii motivi di sintesi e praticità.

Ma come sappiamo di questa sosta di ben due giorni vicino al paese di Gragnano dell’Imperatore? Lo dimostrano ben due atti originali, uno conservato nell’Archivio di Stato di Siena ed uno in quello di Firenze. Il primo è la concessione di privilegi alla città e popolo di Siena, scritto “in plano Grainyano iuxta Placentiam” (nella piana di Gragnano nelle vicinanze di Piacenza) il 29 novembre 1158 e firmato di pugno dal Barbarossa imperatore invincibile (signum domini Frederici Romanorum imperatoris invictissimi).

L’altro è una concessione e protezione per i frati benedettini del monastero di Vallombrosa, datato 30 novembre 1158 e anche questo scritto solennemente “in prato Grainyano” (nei prati di Gragnano).

Per i nostri lettori è giusto fare una specifica: con le parole in latino “in plano” come “in prato” si indicano delle vastissime aree mantenute incolte, cioè a prativo, e questo era usuale in quel medioevo.

Praticamente erano amplissimi spazi di soli prati e demaniali, cioè di proprietà del Comune di Piacenza, e qui si potevano condurre al pascolo, previo accordi ed a volte pagando un dazio, i propri animali, quali pecore, vacche, ed anche maiali, cosa che non deve stupire, è un fatto documentato.

Ma questi luoghi, all’occorrenza, erano destinati per legge ad ospitare qualche esercito di passaggio, amico o alleato di Piacenza: qui infatti c’era pascolo per i cavalli, ovviamente le terre erano servite da canali irrigatori per portare acqua e c’era lo spazio per piantare l’accampamento per centinaia di uomini.

Federico Barbarossa riprese quindi il cammino il primo dicembre, muovendosi dalla piana di Gragnano, portandosi su quella che è l’attuale via Emila pavese, e dopo 3 giorni lo ritroveremo accampato in sosta in quel di Voghera.

ARTICOLO TRATTO DA ILPIACENZA.IT quotidiano piacentino

articolo di Umberto Battini

CLICCA QUI SE VUOI LEGGERLO DA ILPIACENZA.IT 

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9 luglio 2025

NUOVA CRONACA VOLUME 2

IN PREPARAZIONE
IL VOLUME 2 DEDICATO ALLA
CRONACA STORICA MEDIEVALE PIACENTINA
Il primo libro è esaurito - si pensa se ristamparne alcune copie -
mentre è in fase di redazione il secondo libro della
Cronaca Medievale Piacentina 
nella foto la copertina del primo libro del 2025 

 

8 luglio 2025

DOMENICA 27 LUGLIO 2025

N O T O
Domenica 27 luglio 2025 la XXV Traslazione
dell'Urna di San Corrado
partenza processione dalla Cattedrale di Noto
alle ore 2 del mattino

 
 

NOTO XXV TRASLAZIONE ARCA

XXV TRASLAZIONE
DI SAN CORRADO
DALLA CATTEDRALE ALLA GROTTA
NOTO

7 luglio 2025

OSSA DAL PO

DAL LETTO DEL GRANDE FIUME
NELLA SECCA ESTIVA
RIEMERGONO OSSA ANIMALI
Pur non essendo fossili hanno un loro "carattere" di tipo
storico e naturalistico che riguarda la vita animale lungo
le rive del Po

 
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6 luglio 2025

DIECI ANNI DAL DONO DEL CILIO

PELLEGRINI A CALENDASCO
L'ESERCITO DEVOTO DELLA CITTA' DI NOTO
A CALENDASCO NEL 2015
Venne donato il Cilio alla Gloria di S. Corrado
RICORRONO 10 ANNI DI QUESTO EVENTO
RELIGIOSO DI DEVOZIONE 
2015-2025 Calendasco (Piacenza) 

 

4 luglio 2025

RITROVAMENTI DI PO

DAL PO 
Non sono fossili ma sono ad ogni modo
interessanti reperti 

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BLOG


3 luglio 2025

CALDO BOLLENTE

GIUGNO E INIZIO LUGLIO
SOTTO AL SOLE ROVENTE
Temperature che sfiorano i 40° 

GRANDI NUMERI DEL BLOG



 

ESTATE SUL PO

VEDUTA DEL GRANDE FIUME PO
DOPO QUESTA CURVA SI TROVA
LA FOCE TREBBIA
E PIU' OLTRE PIACENZA