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3 aprile 2022

CASTELLANI MEDIEVALI

FEUDATARI PIACENTINI
IL GIURAMENTO


 
Nel XII secolo ed oltre il governo comunale piacentino richiede ai nobili che fan sottomissione di abitare nel castello del contado, quindi di difendere i diritti piacentini e giurare fedeltà al Comune. Insomma un mezzo per salvaguardare in modo efficace i beni cittadini e quelli del contado.
Il vassallo, che rimane padrone del suo feudo e castello, giura sul Vangelo: un impegno molto serio, che indica anche di esser agli ordini dei Consoli di Piacenza cui deve obbedienza.
La formula è tramandata, si trova nel Registrum Magnum e inizia così: "Juro ego ad Sancta Dei evangelia quod bona fide et sine fraude de cetero ero fidelis Comuni Placentie...".
Si giura fedeltà totale al Comune contro i nemici.