VISITE AL BLOG N. 125.414 AD AGOSTO 2025

17 marzo 2020

MARZO VIRALE


PICCOLO DIARIO
D'UNA MATTINA ASSOLATA

Uscire di casa, di mattina presto ma neanche tanto, qui nel paesello, qui a Calendasco, per fare qualche piccola commissione prima di ritirarci a quarantena di nuovo.
L'aria fresca e il bel sole aiutano a riempire i polmoni ma l'aria sociale è veramente morta; incontro una o due persone, con la fatidica mascherina. Anche il guidatore dell'auto che passa sulla deserta via, indossa una mascherina.
E' cosa solita vedere il paesello così, cioè con poco movimento, ma è cosa insolita vederlo così: con il coprifuoco! Bar chiusi, posta chiusa e aperta a giorni alterni, chiesa chiusa e barbiere serrato, nessuno in giro.
L'unico negozio alimentare-edicola che resta fortunatamente aperto, ha le entrate degli avventori scaglionate, ed un piccolissimo drappello di persone, a debita distanza e chiacchierando amichevolmente, attende fuori.
La farmacia è aperta mentre la scuola che è lì davanti, è ormai desolatamente chiusa, non c'è il solito vocio dei ragazzini e l'andare e vieni dei professori.
Si respira aria di quarantena per davvero, ve lo dice uno che qui c'è nato e a naso sa percepire l'aria sociale del suo paese e qui a Calendasco per adesso è quarantena, un limbo sospeso, stranissima sensazione, quasi amara.
A passo svelto torno a casa, respiro l'ultimo sprizzo d'aria fresca, perchè, chissà perché mai, quella che respiri dal tuo balcone adesso ha tutto un altro sapore.
Penso alle nostre radici, a S. Corrado che qui nei secoli ha saputo essere Patrono, e m'accorgo ch'è anch'egli messo alla quarantena e lasciato, solo soletto, alla sua vita eremitica solitaria, perchè tanto lui aveva scelto una vita da quarantena, ma a differenza di noi, non gli era un peso ma anzi motivo di maggior vicinanza a chi lo cercava, perchè chi lo cercava ne riceveva una delle primarie fonti di sostentamento: il pane. Ma ci han tolto anche le radici, ma solo dalla vista e per ora!
Meditate gente, meditate.