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IL ROMITORIO DI SAN CORRADO
THE ROMITORIO DEL GORGOLARE
HISTORIC SITE OF CALENDASCO
Umberto Battini
Historian of S. Corrado
An interesting local historical question, but it has risen to thรจ chronicles in volumes published in Rome and elsewhere already a few centuries ago, concerns thรจ hospital called "del gorgolare" now incorporated Into thรจ small viilage of Calendasco.
We did a careful research and it turns out that it was known place both in "geographical" way and in thรจ "topographical" already from thรจ '600 by historians of clear fame.
The first to deal with it in 1568 is thรจ historian of Noto Girolamo Pugliese, in one of his books study dedicated to thรจ patron of that Sicilian city, who holds thรจ holy body.
In thรจ viilage on thรจ river Po in Calendasco, untll a few years ago there was stili, although abandoned, thรจ mill on thรจ Confaloniero stream, completely intubated for some decades. Practically behind thรจ current building of thรจ Municipality built itself a century ago on thรจ lawn attached to thรจ mill, as it appears for example from thรจ Napoleonic estimate.
The anclent place stili in 1800 called "Baffoni mill" whlch was thรจ owner, had thรจ water channel that went to turn right near thรจ old medieval hospital.
From this unmistakable sound of thรจ waters, which broke in this curve, thรจ particular and locai name of "ospltio del gorgolare", produced precisely by thรจ gorgoglio of thรจ waters.
Among thรจ historians who cite thรจ place, dear therefore also to San Corrado for its conversion, an important volume published in 1935 in Macerata, written by thรจ historian Raniero Luconi where we read that "at thรจ beginning of thรจ fourteenth century there was in Piacenza, in a place called Gorgolare, a community of hermits under thรจ obedience of Friar Aristide" thรจ superior of thรจ small convent hospital for pilgrims of thรจ viilage.
Also in a volume of thรจ "Acta selecta" Franciscans published in Rome in 1944 is mentioned "thรจ hermitage of Gorgolare where S. Corrado Confalonieri took thรจ dress by hand of Friar Aristide".
Another quote comes from thรจ historian Raffaele Pazzelli who in thรจ volume printed in Rome in 1958 by thรจ General Curia of thรจ Franciscan Tor cites, listing all thรจ tertiary places in Ita ly: "thรจ third place of which we have been handed down thรจ memory is thรจ hermitage of Calendasco near Piacenza" placed right next to thรจ mill canal.
But also thรจ study of Giovanni Parisi in a volume entitled "San Corrado Confalonieri Patrono di Noto" printed in Turin by thรจ publisher Carteggio in 1960 remains remarkable. Writes thรจ historian: "in thรจ place where stands thรจ current Calendasco... many years before thรจ events of our Conrad was in great fame a hermitage convent of tertiary" and after his personal visit to thรจ place before thรจ writing of thรจ volume, He was therefore able to write other precise historical notations.
On thรจ basis of deductions and documentation, thรจ very authoritative historian Parisi writes: "we are of opinion that thรจ romitorio said of Gorgolare carne to be located right at thรจ beginning of thรจ current Calendasco... thรจ well, thรจ celiar, thรจ stairs teli us clearly in their leftovers that it is a reai romitorio".
The same opinion expressed by thรจ historian Francesco Bordoni in his study of
1658 leaves us written: "Gorgolarii conventus in diocese Placentinam" in which live friars dedicated to penance and assistance.
In a few words, here just citing some of those who dealing with ancient history Franciscan, go to corroborate thรจ certain vitality of this medieval place that has however a foundation even in Lombard time, as recently documented.
In short, thรจ position leaning against thรจ old mill mill's mill, with a bend in front of thรจ ancient site, is a beautiful historical proof of thรจ toponymy that once survived, and unfortunately forgotten over thรจ centuries with thรจ disuse of thรจ Francigena hospital.
But thรจ remarkable thing is that even in maps kept in thรจ State Archive of Parma it is possible to see clearly distinct this place next to thรจ viilage of Calendasco with marked just thรจ river that turns elbow and continues towards thรจ castle going to feed thรจ moat that surrounded.
The land of Piacenza is rich in small places full of history, perhaps forgotten, neglected, but that has left certain traces in written memory in thรจ powerful studies of historians whose existence we probably did not even know.
Umberto Battini Historian of S. Corrado
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Il primo ad occuparsene nel 1568 รจ lo storico di Noto, Girolamo Pugliese, in uno dei suoi libri studio dedicati al patrono di quella cittร sicula, che ne detiene il santo corpo. Nel borgo sul fiume Po a Calendasco, fino a pochi anni fa esisteva ancora, sebbene dismesso, il mulino sul rivo Confaloniero, da qualche decennio completamente intubato. Praticamente dietro all’attuale palazzo del Comune costruito proprio un secolo fa sul prato annesso al mulino, come risulta ad esempio dall’estimo napoleonico.
L’antico luogo ancora nel 1800 denominato “molino Baffoni” che ne era il proprietario, aveva il canale delle acque che andava a girare a gomito proprio in prossimitร dell’antico ospedale medievale.
Da questo inconfondibile rumore delle acque, che si infrangevano in questa curva, il nome particolare e locale di “ospitio del gorgolare”, prodotto appunto dal gorgoglio delle acque.
Tra gli storici che citano il luogo, caro quindi anche a San Corrado per la sua conversione, un importante volume edito nel 1935 a Macerata, scritto dallo storico Raniero Luconi dove leggiamo che “al principio del trecento esisteva a Piacenza, in un luogo detto Gorgolare, una comunitร di eremiti sotto l’obbedienza di frate Aristide” il superiore proprio del piccolo convento ospedale per pellegrini del borgo.
Sempre in un volume degli “Acta selecta” francescani edito a Roma nel 1944 si cita “l’eremitorio del Gorgolare dove S. Corrado Confalonieri prese l’abito per mano di fra Aristide”. Altra citazione viene dallo storico Raffaele Pazzelli che nel volume stampato in Roma nel 1958 dalla Curia Generalizia del Tor francescano cita testualmente, censendo tutti i luoghi terziari in Italia: “il terzo luogo di cui ci รจ stata tramandata la memoria รจ il convento eremitaggio di Calendasco presso Piacenza” posto proprio al ridosso del canale del mulino.
Ma notevole rimane anche lo studio di Giovanni Parisi in un volume titolato “San Corrado Confalonieri Patrono di Noto” stampato a Torino dalla editrice Carteggio nel 1960. Scrive lo storico: “nel luogo ove sorge l’attuale Calendasco... molti anni prima dei fatti del nostro Corrado era in gran fama un convento eremitaggio di terziari” e dopo una sua personale visita al luogo prima della stesura del volume, potรฉ quindi anche scrivere altre precise notazioni storiche.
Sulla base di deduzioni e documentazione scrive l’autorevolissimo storico Parisi: “siamo d’avviso che il romitorio detto del Gorgolare veniva a trovarsi proprio all’inizio dell’attuale Calendasco... il pozzo, la cantina, le scale ci dicono chiaramente nei loro avanzi che si tratta di un vero e proprio romitorio”.
Uguale avviso esprime lo storico Francesco Bordoni nel suo studio del 1658 ci lascia scritto: “Gorgolarii conventus in diocesi Placentinam” nel quale vivono frati dediti a penitenze e assistenza.
In poche parole, qui citando solo alcuni tra coloro che occupandosi di storia antica francescana, vanno a corroborare della certa vitalitร di questo medievale luogo che ha perรฒ una fondazione addirittura in tempo longobardo, come da recente documentazione emersa.
Insomma la posizione addossata all’antico rivo macinatorio del mulino, con piega a gomito davanti all’antico sito, รจ una bella prova storica della toponomastica che anticamente sopravviveva, e purtroppo nei secoli andata dimenticata con il disuso dell’ospedale francigeno.
Ma la cosa notevole รจ che anche in mappe conservate in Archivio di Stato di Parma รจ possibile vedere chiaramente distinto questo luogo accanto al borgo di Calendasco con segnalato proprio il rivo che gira a gomito e prosegue verso il castello andando ad alimentare il fossato che lo circondava.
La terra piacentina รจ ricca di piccoli luoghi densi di storia, forse in parte andata dimenticata, trascurata, ma che ha lasciato tracce certe nella memoria scritta nei possenti studi di storici dei quali forse neanche sapevamo l’esistenza.