DI CALENDASCO IL PRIMO SINDACO
DI PIACENZA PRIMOGENITA
10
MAGGIO 1848 PIACENZA ANNESSA PER PRIMA
AL
REGNO D’ITALIA ED IL RE LE CONCEDE IL
TITOLO
DI PRIMOGENITA DELL’UNITA’ D’ITALIA
di Umberto Battini
storico locale e agiografo di San Corrado
Confalonieri
Piacenza in festa perché ricorre l’anniversario
del 10 maggio 1848: Piacenza con grande plebiscito si annette al Regno d’Italia cioè
all’Italia unita!
Vittorio Emanuele Re le concede
per questo il titolo di Primogenita!
Ma poi durante la costruzione
delle strutture governative ecco che Calendasco dà il suo contributo
importante: il sindaco di Piacenza è il conte Faustino Perletti nato e
residente in Calendasco!
Devotissimo lui e la sua famiglia
di San Corrado Confalonieri.
Nominato Sindaco di Piacenza dal
Re, il 5 febbraio del 1860 indice le elezioni per rinnovare il consiglio
comunale e quello provinciale!
A Calendasco il maestoso Palazzo
Perletti tardo seicentesco (oggi d’altra proprietà) si staglia dinanzi la
chiesa sulla piazza.
In chiesa di fianco all’abside si
conserva una pala di San Corrado che era di proprietà della nobile famiglia
Perletti, dipinto poi ereditato dalla famiglia Servetti che è stato donato alla
parrocchia in memoria del figlio Gianguido Servetti.
Nella chiesa quindi oltre all’altare
con il maestoso quadro seicentesco del Patrono S. Corrado, si conserva anche
questa bella tela di metà settecento.
I Perletti, ultimi feudatari di
Calendasco, furono in Calendasco per circa due secoli. Nei Registri delle
confraternita del Patrono dei vari secoli, sempre compaiono iscritti anche i
Perletti con moglie e figli.
L'ultimo feudatario di Calendasco
fu Fabio Perletti, giureconsulto e ambasciatore farnesiano alla corte
imperiale, il quale era stato investito feudatario di Calendasco il 6 luglio
1690, con il titolo di conte, da Ranuccio II Farnese.
Il suo discendente conte Faustino
Perletti (nato a Calendasco nel 1815 e morto a Firenze nel 1878) fu primo
sindaco di Piacenza, nominato con Regio decreto del 18 marzo 1860 ed era
sposato con la contessa Albina Soprani di Piacenza.
Mi premeva portare all’attenzione
questa notizia di Calendasco che già ho date alle stampe in un mio libro ma che va ribadita in
questa data importante per Piacenza.
Umberto Battini