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29 ottobre 2012

SAN CARLO


Anche da noi si ricorda San Carlo Borromeo. Cioè la chiesa tutta celebra la memoria del Santo milanese. Negli estimi napoleonici una parte del romitorio è parcellata come Maison San Carlo. Difatti è saltato fuori, e lo potete vedere nella sua antica rustica bellezza, un affresco del San Carlo Borromeo, sulla facciata della antica chiesetta del romitorio. Tutto questo ha avuto un senso. Difatti fu San Carlo a ripromuovere nelle parrocchie la devozione ai Patroni locali ed è stato egli stesso protettore del Terzo Ordine Regolare Francescano. L'Ordine che è del Nostro Eremita per intenderci.
foto: l'antico affresco devozionale


Per chi ha voglia, il 4 di novembre oltre a ricordare i Caduti delle Guerre, diciamo un Pater a questo Santo amico dei Terziari.













 

24 ottobre 2012

foto: documento del 1860 con la firma autografa

 UN PRIMATO
 QUASI   SCONOSCIUTO

  Un calendaschese da ricordare




Che io sappia non c'è mai stata commemorazione. Direte: non lo sapevamo! Però il nostro borgo padano ha dato alla città il primo sindaco dopo l'unità dell'Italia.
Piacenza la Primogenita, la prima ad aderire.
Calendasco donò il primo Sindaco a Piacenza.
Per me un orgoglio doppio. Per di più il conte Faustino era grande devoto di San Corrado e con la famiglia, per tanti anni, fu iscritto con tanti compaesani, giovani e anziani, alla Compagnia di San Corrado eretta nella nostra chiesa parrocchiale.
Nato a Calendasco e morto a Firenze.



18 ottobre 2012

Don Silvio, prete e amico

Auguri don! Arciprete nostro d. Silvio.
Da Calendasco a Sarmato, da San Corrado penitente a San Rocco penitente anch'egli come ordine!
Evviva.
Con tanta preghiera, per davvero.
U. B.

17 ottobre 2012

ARTICOLI stampa

 Di news in news

TRA LE RIGHE QUALCOSA DI NUOVO
Spulciando negli articoli corradiani

Effettivamente in questi anni per chi ha avuto la bellavoglia di leggere le direi io ottime righe corradiane apparse sulla LIBERTA' di Piacenza e che si possono lietamente ri-leggere sul sito dedicato al Patrono www.araldosancorrado.org alle sezioni "articoli stampa", dicevo quindi che tra le righe ho sempre inserito delle chicche storiche.
Ad esempio la faccenda del Confalonieri assassino del Duca nel 1547, e poi il Confalonieri che "dilaniò" la moglie, la fuga della Confalonieri 'eretica' perchè luterana etc etc.
 Ho disseminato, a piccole e sensibili dosi, perle corradiane che sto ed ho ed avevo approfondito e che non sono ancora alle stampe.
E di roba ce n'è talmente tanta che c'è da divertirsi.
Prendetevi quindi la bella briga di rileggere quegli articoli e se siete buoni conoscitori della storia umana e religiosa di San Corrado trarrete delle novità sul conosciuto, altrimenti sarà un lieto arricchimento culturale sul Patrono. Che, ci tengo a ripeterlo allo sfinimento, abbiamo da 400 anni... e anche su questo c'è un motivo... ma pazienza ci vuole... pazienza...

 umbertobattini@gmail.com
 

16 ottobre 2012

Patrono PATRONO

La chiesa è di fondazione longobarda, come da documenti esistenti.




Benvenuti nel borgo
Burgi Calendaschi scrivevano già prima del tempo di San Corrado
Il guado di Ad Padum       e i suoi porticcioli secolari
 
 

 A Noto conoscono bene di Calendasco, non solo quei pochi che hanno avuto la fortuna negli anni passati di esserci passati, ma soprattutto quel grandioso popolo netino di fedeli devoti di San Corrado. E sono davvero tanti, praticamente tutto il popolo e posso testimoniarlo per "ragion vissuta e veduta".

Noi ragnaroli (così siamo conosciuti nel piacentino con tale appellativo) o meglio dirò noi calendaschesi (suona meglio ragnaroli che ha una valenza storica anch'essa ma non la esporrò ora)  abbiamo la fortuna d'avere questo eccezionale Patrono da ormai 400 anni! quattro secoli!

La consapevolezza del fatto è pressochè poca nel popolo paesano, o meglio, bastiamo noi pochi fedeli devoti veraci e sinceri per continuare la tradizione religiosa e anche culturale corradiana. Sarebbe bello vedere nuove forze e non solo quindi nel periodo forte della Patronale se nò vale il detto passatalafestaggabatulusantu! ma noi non siamo di questi, proprio no!

Continuiamo eccome e per fortuna con sempre dei buoni sacerdoti del nostro borgo che han sempre creduto nel mantenimento di questa forte Patronale non ostante i tempi.

Di storia a Calendasco ne abbiamo più del creduto a partire dalla nascita di San Corrado nel castello del borgo, nell'avere ancora sano e salvo il romitorio dei frati della penitenza che accolsero il Nostro Eremita alla conversione e poi la Via Francigena, il porticciolo del passo del Po, una storia medievale, romana e longobarda forte con reperti e documenti.

 

 umbertobattini@gmail.com


14 ottobre 2012

PO d'autunno

Sarà la stagione autunnale che mi risveglia la voglia di Po. Effettivamente il fiume ha un carattere molto più fantastico e immaginativo quando tutto è grigio. Andare a Po in questi giorni è come vivere in un mondo in bianco e nero, quello dei film di cinquant'anni fa. 

I rumori si percepiscono quasi attenuati. La musica lentissima che fa lo scorrere del fiume è una colonna sonora del film in bianco e nero proprio perfetta. Personalmente percepisco il fiume come un antico drago mitologico che d'autunno ti fa vedere ch'è vivo, che se lo avvicini nel modo giusto si lascerà accarezzare, ma appena appena; per gli altri più scettici potrebbe essere un nemico. Non c'è domatore che tenga. O hai imparato col tempo a farti riconoscere o non ti si rivelerà mai. Resterà una lunga e grigia colonna d'acqua che passa e scorre.

De super Pado. Kalendasco.

Umberto Battini voster

 



4 ottobre 2012

SESTO anniversario


Il giorno 5 ottobre ricorre l'anniversario della salita al Cielo del carissimo p. Gabriele Andreozzi.
Potete leggere un breve ricordo anche in Araldo San Corrado IL BLOG 
Buon ricordo a tutti, anche ricordando che il 4 ottobre è la Festa di San Francesco d'Assisi che ci ha 'donato' un Santo quale il Nostro Santo Corrado francescano penitente e terziario e poi pellegrino ed eremita!