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17 agosto 2017



RICORDO

L'ARCIPRETE CON LA FISARMONICA
Ricorrono 34 anni dalla sua dipartita



Don Federico Peratici è stato il prete che m'ha battezzato. Col passare degli anni ho imparato a ricordarlo spesso nelle mie memorie, nelle mie preghiere.

Invecchiando le cose prendono un altro verso, un'altra veduta, e ci s'accorge del sapore buono che hanno lasciato le belle esperienze e di come quelle negative ci sono d'esempio per migliorare.

Il "mio" arciprete era un omone, lo ricordo alto e sempre vestito di quella tonaca nera che me lo faceva vedere ancora più grande.


Nel caldo agosto del 1983 appena dopo il mezzogiorno, le campane del paese di Calendasco suonarono a morto, con mia madre uscii sulla strada sotto al sole che arrostiva l'asfalto, intanto sulla stessa strada erano scese le altre donne.

Di fianco a casa mia, dove sono nato, abitava la donna (e la famiglia) più pia del borgo, la signorina Carla Cantoni, la mia catechista. In strada al drappelo di vicinato disse che quelle campane "a morto" erano per don Federico: un incidente stradale l'aveva portato al Cielo!

In quel periodo la mia gioventù, come ogni giovane, m'aveva spinto a non frequentare più assiduamente la mia chiesa, ma dentro sempre ne mantenevo un rispetto profondo. A quella ferale notizia anche io rimasi sbigottito, lo ricordo molto bene ancora oggi, rivedo quella scena a colori nei miei ricordi!

Don Federico, il "mio" don, che tanto avevo amato da bambino e ragazzino, che servivo da chierichetto con profonda gioia perchè quel tempo passato sull'altare al fianco del don mentre celebrava, m'accorgevo che non era tempo buttato, il don era morto e così all'improvviso ci aveva lasciati orfani della sua educata e religiosa presenza.

Don Federico suonava molto bene il pianoforte e l'organo della chiesa, sapeva leggere la musica dallo spartito, e durante le gite annuali sul pulman ci dilettava con la sua fisarmonica suonandoci ogni genere di folkloristica cantata, anche quelle più goliardiche.

Tantissimi ricordi m'affollano la mente.

Umberto Battini