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19 luglio 2017

IO OVVERO ME STESSO

RICORDI
IO UMBERTO BATTINI
Fieramente nato in un piccolo borgo 
di Umberto Battini
 
Ho avuto la bella fortuna, ma vale per tutti, di nascere in un luogo che m'appartiene, che mi ha fatto crescere con le mie cose positive e quelle negative, i miei buoni propositi e sbandamenti. Insomma sono nato in un luogo che è diventato e resta un luogo dell'anima, la mia, e spero per chiunque sia così.
Calendasco è un paese piccolo, a quattro passi dalla città e uno dal Po, quel Po che diventa anch'esso un luogo dell'anima a se stante.
Mi dedico a ricerca storica locale da oramai un buon vent'anni! Vent'anni! Sono devoto del Patrono da sempre, ricordo bene quanti "San Corrado" disegnavo da bambino, sempre lo stesso modello: il santo su di una nuvola, con saio e aureola ed il bastone in mano! Ne disegnavo a decine e specialmente durante il periodo della Festa di febbraio quando a scuola e meglio ancora a catechismo ed in chiesa, don Federico ci raccontava di questo santo uomo di Calendasco che un giorno partì per la Sicilia e si fece eremita in una lontana città, Noto!
I miei genitori mi han messo al mondo in quella casa che ancora resiste nobilmente in paese, sono nato in quelle mura l'8 di luglio del 1963. E dopo pochi giorni, esattamente il 21 di luglio, fui battezzato in chiesa, quella chiesa che al tempo non aveva ancora internamente gli adattamenti del Concilio, ma tant'è!
Mi battezzò un sacerdote che amo ancora oggi, di venerata memoria, che m'ha cresciuto a "pane e San Corrado", si tratta dell'arciprete don Federico Peratici.
Don Federico, che a volte ancora oggi m'appare felicemente in sogno!
Quel parroco che ho messo nelle mie preghiere.
Il 21 luglio ricorre la festa bellissima del mio baptiza e questa data m'è scritta addosso!