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29 giugno 2014

4 L U G L I O

SANT'ANTONINO
La Festa, la gente, la fiera
di Umberto Battini

Venerdì 4 luglio 2014 è qui la Festa, anzi la Solennità!
Piacenza e tutta la sua provincia - anzi la Diocesi! - è in grande festa: nel pieno dell'estate calda, afosa e padana.
Sant'Antonino martire cristiano, dei primissimi anni del IV secolo, soldato convertito.
Le sue ossa sante e venerabili sono esposte nella Basilica a lui dedicata in città.
Ma non è solamente il Santo della città di Piacenza, lo è anche per tutti i piacentini in genere.
Cadendo la Solennità in giorno lavorativo, solo i residenti in città godranno di "vacanza piena" mentre per tutti gli altri dal pomeriggio, dopo il lavoro, la Fiera sarà meta assoluta!

Non c'è piacentino "del sasso" o "arioso" che non abbia nella sua tradizione "il fare un giro" nella bolgia antoniniana.
Ma è un sacrificio obbligato, non ferma il popolo ne il caldo torrido e manco - quando capita - il temporale.
La liturgia solenne officiata dal Vescovo e presbiterio sarà come al solito in Basilica omonima in tarda mattinata con la consueta consegna dell'Antonino d'Oro ad un piacentino insigne.

E tradizione è anche il giro dei banchi di questa inesauribile sfilza di banchi di ogni genere e curiosità.
Dalla mattina prestissimo dove è il turno delle casalinghe che amano la frescura, fino all'ora di pranzo, poi solo i più coraggiosi tentano la "sfilata" tra ombra e sole dei platani del Faxsal nell'ora meridiana.
Ma già dal primo tardo pomeriggio - afa o non afa - si va!
E' come un richiamo, e sotto sotto si sente proprio questo richiamo ad una origine comune di piacentinità sotto lo stemma biancorosso, una delle pochissime occasioni dove velata ma neanche tanto, si coglie quel desiderio di comunità che tanto bene e secolarmente il Patrono richiama.
E guarda caso, la radice viene sempre da una figura laicissima ma convertita, e qualcosa vorrà pur dire no?