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6 luglio 2014

V I A G G I O


Un borgo d'anima
A Q U I L E I A 
Occhi mente e cuore per l'anima 

di Umberto Battini



Mi piace scrivere delle cose che mi interessano, e stavolta mi butto sul diario di viaggio.
Sono innamorato del Museo di Santa Giulia di Brescia per via della ricchissima raccolta che possiede, non ultima, nella cappella palatina la croce di Agilulfo, re longobardo!
A Pavia amo la chiesa di S. Michele, su quell'altare si coronò Re il Barbarossa e in S. Pietro in Ciel d'Oro oltre all'Arca con il corpo di S. Agostino c'è anche la tomba di Liutprando!
Aquileia rimaneva un ricordo scolastico e religioso, sapevo di S. Cromazio d'Aquileia e dei suoi importantissimi scritti che Città Nuova negli anni ha pubblicato, ma alla fine mi fermavo lì.
Poi è arrivata l'occasione d'oro (visto l'esito) e Aquileia mi si è aperta per una intera stupenda soleggiata calda giornata estiva.
L'occasione me l'han data l'Ery e Sebba, loro ci andavano per un matrimonio in basilica, così io sono stato mollato lì per tutto il giorno, dato che sanno bene del mio amore per l'antichità ed i musei e non rimpiangerò mai quelle ore, anzi.
Aquileia sarà grande si e no tre volte Calendasco e questo la dice già lunga.
Di vestigia non ne ha tante: la basilica patriarcale, il campanile, la chiesa dei pagani ed il battistero, tutti lì sulla piazza. Poi ci sono sparsi nell'intorno gli scavi archeologici, importanti ben inteso, una gigantesca Veleia Romana per intenderci.
Il Museo Paleocristiano ed il Museo Archeologico Nazionale strachicca nelle chicche!
Dietro la basilica il piccolo cimitero suggestivissimo, della Prima Guerra.
Abbaglia il bianco del campanile, sul quale si può salire. La basilica mostra in ogni anfratto calpestabile un interminabile gigantesco mosaico, sul quale si cammina soprelevati da spesso vetro, con figure e simboli.
La cripta è stupenda, e poi si ridiscende da altro ingresso basilicale negli scavi sottostanti la Torre e qui c'è da impazzire dall'ampiezza e importanza dei rinvenimenti!
Dal portico si entra nella chiesa dei pagani (cosiddetta) e poi un portale t'immette nel grandioso battistero col suo fonte originale e di fianco t'imbatti in altri rinvenimenti con sarcofagi romani e ovviamente un altro gigantesco musivo.
Tutt'intorno han lasciato, nei secoli, un bel giardino a prato che mostra i fianchi di questa basilica, cosa rara da trovare perchè si tende a costruire in ogni dove.
Ho visto Pompei ma qui, per reperti romani, non ha nulla da invidiare.
Nel Museo Archeologico c'è da impazzire letteralmente... fuori un immenso giardino ed un porticato perimetrale conserva centinaia di pezzi d'epoca romana impareggiabili.
All'interno dal piano terra ai tre piani successivi c'è da tenrsi forte se non si fa turismo mordi e fuggi, anche perchè non godere della vista di questi reperti nel particolare, non avrebbe senso!
Le perfette statue ad esempio dell'Imperatore Augusto e Claudio lasciano senza fiato!
C'è da riflettere non poco sul perchè il romanico medievale ha voluto riproporre questi modelli.
Le ore sono volate. Ho fatto amicizia con tutti i custodi basilicali e museali che ho avuto sul mio cammino e con molta affabilità abbiamo intavolato anche ottimi brevi discorsi d'arte, come avrei potuto vedere quelle cose e non aver curiosità o domande da porre?
E tutto quel bene è stato rinvenuto in loco. D'altra parte se ancora nel IV secolo potevano permettersi una basilica di quelle dimensioni tutta musiva che altro dire?
Ero e sono stato per un bel pò in quell'estasi che solo la bellezza e le cose vere possono infondere, ti fan capire come l'anima ami e si nutra del bello e di quanto l'uomo di stupendo può fare e dovrebbe continuare a fare.
Un modo per non abbandonare le radici e le origini è proprio quello di cercare il bello il buono ed il vero e farne nutrimento, guardando, leggendo, ragionando... se San Corrado per me è fondamentale, non da meno come mi capita in queste occasioni, ho sentito la mia anima elevarsi per davvero, così solo nutrendo gli occhi e la mente e il cuore di cose frutto dell'uomo.
Dovrei e potrei scrivere ancora righe e pagine su Aquileia ma mi fermo qui, molto lo voglio tenere dentro, a chi legge dico, se vi capiterà occasione, questi 350 km meritano d'essere preventivati.
All'imbrunire, a tarda ora, quando son tornati a riprendermi, ormai ero parte del luogo, le mamme parlottavano dopo cena sedute sui muretti davanti a quei benedetti muri ed io avevo fatto amicizia con un nutrito gruppo di bambini che giocavano e mi coinvolgevano attivamente, poi un ciao e via... ti voglio bene Aquileia, come Noto e Pavia e la Brescia di S. Giulia.

Umberto Battini