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29 luglio 2014

DECISI




E' fissato per venerdì 1 agosto 2014.
Organizzato dalla Curia diocesana piacentina, un invito alla preghiera! Rivolto a tutti, di qualsiasi fede e confessione religiosa.
La pace è e dovrebbe essere una perla, da custodire in questo mondo, cominciando da me e te. Da me e te!
Presso i chiostri della chiesa di San Francesco a Piacenza, alle ore 21, saremo lì.
Con me porterò "i miei Santi! primo tra tutti San Corrado". I Santi hanno vissuto per la pace, sempre e comunque, per questo sono esempio anche in tale virtù eroica.
Venerdì è anche l'inizio del Perdono di Assisi, ed è possibile lucrare l'indulgenza plenaria per sè o per un defunto.
Dalle 12 del 1 agosto alle 24 del 2 agosto di ogni anno la  facoltà è estesa a tutte le chiese parrocchiali diocesane e a tutte le chiese francescane del mondo.

Vengono di seguito descritte le condizioni necessarie per lucrare l’Indulgenza della Porziuncola e le corrispondenti disposizioni con cui il fedele dovrà chiederla al Padre delle misericordie:
  • Ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio;
  • Partecipazione alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione;
  • Visita alla chiesa della Porziuncola o ad una chiesa parrocchiale, cattedrale o francescana (per visita si intende un momento di preghiera presso il Tabernacolo con il SSmo Sacramento)
  • ... dove si rinnova la professione di fede, mediante la recita del CREDO, per riaffermare la propria identità cristiana,
  • ... e si recita il PADRE NOSTRO, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo;
Una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. Normalmente si recita un Padre, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il romano pontefice.