LA NEBBIA NOVEMBRINA
I carri, la gente, i traslochi
11 novembre San Martino.
A Calendasco, terra agricola, ricordo questi trattori con i carri al traino carichi di mobilio e gente.
Agricoli che traslocavano, cioè bergamini e braccianti ma i primi erano la maggioranza.
Nella mia terra le cascine agricole erano tante e tutte avevano stalle poderose. In paese, proprio nel paese stesso avevamo sei cascine con stalla!
In questa campagna quindi le aziende agricole non si contavano.
Per me, ragazzino, quei traslochi significavano nuove conoscenze, infatti quelle famiglie avevano di solito tanti figli che avrebbero frequentato le scuole del borgo.
Calendasco nella nebbia autunnale |
Alcuni di questi nuovi amici passavano come le meteore, infatti accadeva che dopo un solo anno o poco più questi ri-traslocassero in altra azienda, da altra parte della stessa provincia piacentina.
Pochissimi erano comunque i figli dei bergamini che riuscivano a diventare stanziali. Era la vita del tempo, in quei primi anni '70 (1970).
Quei San Martino erano solitamente nebbiosi e a volte anche piovigginosi. Ho pochi ricordi della famosa "estate di S. Martino", l'unica differenza la vedevamo casomai nel clima, quell'11 novembre, nonostante nebbie e pioviggine, ci pareva di percepire quell' "estate" sanmartiniana nell' avere un clima perlomeno non gelidissimo (ma era una suggestione).
Nelle mie ricerche d'archivio San Martino come data particolare, anche per Calendasco ricorre tantissimo: infatti oltre a regolare i contratti agricoli, sempre ma proprio sempre, ad esempio nei contratti tra sacerdote e massaro, tra le clausole c'è quella di dover dare al prete proprio per S. Martino al rinnovo del contratto, "un paro de capponi".
Altri tempi. Dove le stagioni c'erano.