Il prossimo 20 giugno 2015 a Calendasco
SARANNO RESI
PUBBLICI NUOVI
ED INEDITI STUDI
STORICI PIACENTINI
San Corrado Confalonieri
continua ad appassionare la storia locale
del borgo che gli diede i natali nel 1290
continua ad appassionare la storia locale
del borgo che gli diede i natali nel 1290
di Alberto Loquace
Non si ferma la devozione di un gruppo di devoti piacentini, con in testa Umberto Battini storico locale e studioso dell'Eremita piacentino, infatti da Calendasco ci tengono a far sapere che sono ormai 400 anni che si perpetua la venerazione verso il Santo Patrono e addirittura con una secolare confraternita dedicata come risulta dagli antichi Registri parrocchiali.
Quest'anno anche per Calendasco sarà un anno da segnare negli annali della storia: infatti lo scorso febbraio un grandissimo numero di netini si sono portati in pellegrinaggio nei luoghi natali del Santo.
I Portatori dei Cilii di Noto hanno donato un magnifico e preziosissimo cilio alla parrocchiale che custodisce da ormai quattro secoli un altare e cappella dedicati al Patrono San Corrado! Erano presenti anche il Sindaco di Noto con alcuni membri della giunta comunale assieme al Rettore del Santuario del Santo ed al Vicario Generale della diocesi netina oltre ad alcuni Portatori dell'Arca e singoli netini residenti nel nord Italia.
Lo scorso marzo è stato presentato pubblicamente il video del docu-film dell'evento voluto fortemente dai netini Portatori dei Cilii di Noto e prossimamente sarà la volta di un convegno di studi corradiani.
Calendasco il prossimo 20 giugno ospiterà il VI Convegno Nazionale di Studi in onore di S. Corrado e saranno presentate alcune relazioni storiche importanti, nel prossimo mese di maggio verrà presentato il programma dettagliato dei relatori e relativi interventi.
Quello che è trapelato è che sarà presentata anche una relazione circa i motivi che portarono antichi scrittori ed agiografi netini della Vita del Santo morto a Noto nel 1351 a conoscere nel dettaglio alcuni particolari che a molti studiosi netini dei secoli successivi parevano essere forse infondati, mentre ora è stata ritrovata la prova che indica inequivocabilmente che gli agiografi più antichi avevano validissimi motivi per scrivere quei particolari sul Santo Incendiario.
Come qualche anno fa risultò importante il rinvenimento del Legato Sancti Conradi del 1617 redatto nella Curia di Piacenza e firmato e legalizzato dal Vescovo circa la nascita fisica del Santo dei Confalonieri in Calendasco, adesso questo nuovo studio pare rivelerà appunto notizie antiche che convalideranno ciò che a Noto si scrisse dopo la morte dell'Eremita dei Pizzoni ed anche qui con prove notarili.
Insomma dalla terra piacentina l'attenzione e lo studio amorevole di questa figura di Santo continua ad appassionare unitamente agli amici di Noto che ormai sono materialmente e spiritualmente gemellati con Calendasco e la sua gente.
Come già fu ricordato lo scorso febbraio, i devoti di Noto sono riconosciuti dai devoti calendaschesi, come i fratelli maggiori perchè da sempre hanno amato, accolto e venerato San Corrado Confalonieri eremita e penitente del Terzo Ordine Francescano.