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11 ottobre 2019

NOTARIATO


CARTE FALSE
Per appropriazioni indebite
nella Piacenza medievale

"Giuriamo di non scrivere nichil falsitatis". Davanti al conte ed alla concione popolare nel 1135, a Piacenza i notai piacentini giurano di non fare carte false di vendita beni delle chiese e di non dire il falso. E ciò avrebbero fatto e mantenuto. Anzi avrebbero fatto tutto a norma, con l'avvocato della chiesa presente alla stesura degli atti oppure come testimoni usando tre vicini di buona fama "qui melioris opinionis habentur".
Insomma qualche problema, già mille anni fa, c'era. 
Pillole di vita che il Registrum Magnum ci consegna.