La Fiera del Po di Calendasco,
un evento atteso perché segna l’inizio della primavera e l’arrivo della bella
stagione. Nel piccolo borgo a due passi dal fiume più grande d’Italia questo
evento culturale e sociale celebra quest’anno la 53^ edizione.
Era il 1964 quando si tenne la
prima edizione. La Fiera del Po – festa del pesce fritto – venne ideata da
ingegnosi abitanti di Calendasco tra i quali il mitico Adriano Fagioli.
Negli anni ’70 la fiera era un
tripudio di mezzi agricoli: i trattori più imponenti e moderni venivano esposti
alla vista ed alla vendita assieme a gigantesche mietitrebbia dell’Arbos e non
solo ma in quegli anni dominava il mercato la Same che ogni anno esponeva tutta
la sua serie di mezzi agricoli.
Ai nostri giorni la fiera è
ridotta ad un ampio ed articolato mercato di bancarelle con prodotti di ogni
genere ed arricchita da aventi collaterali ed un grande luna park.
Come al solito viene servito il
pesce fritto (ovviamente non più di pesca locale) e sulla piazza del castello
una orchestra di liscio suona per tutto il pomeriggio.
Calendasco resta la terra di
nascita di San Corrado Confalonieri le cui spoglie sono venerate e conservate a
Noto in Sicilia. Il maestoso castello, il recetto che lo affianca, la chiesa e
il romitorio dei penitenti sono i luoghi antichi più simbolici di questo paese
e della sua gente.
Poco lontano dal paese c’è il luogo di Soprarivo con il suo porticciolo sul Po sul guado della Via Francigena.
Questo paese è stato fondato
dai longobardi nel VII secolo ma anche vestigia romane sono state
abbondantemente rinvenute e testimoniano che fu territorio abitato da qualche
millennio.
Venire a fare due passi sulla
Fiera del Po rappresenta una tradizione piacentina irrinunciabile come
testimoniano le migliaia di persone che da sempre affollano le vie.
La Fiera del Po a Calendasco si tiene sabato 25 e domenica 26 marzo 2017