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7 dicembre 2016

SANTA LUCIA

Arriva la notte più lunga e attesa dai bambini
SANTA LUCIA E L'ASINELLO
Carico di doni il dorso dell'animale che viaggia con la Santa

di Umberto Battini

Tradizione religiosa e non solo. La notte tra il 12 ed il 13 dicembre, qui al nord e specialmente qui nel piacentino, per i bambini è notte di attesa.
Nella notte buia e nebbiosa con tanto freddo, i bambini cercano di sentire "il campanello" che la Santa suona mentre è in cammino per distribuire giocattoli e anche dolci.
Ai bambini un pò monelli la Santa porta "carbone" ma con il trucco: è carbone di zucchero! Si mangia e molto volentieri si sgranocchia.
Santa Lucia viaggia con un asinello carico di giochi e allora è tradizione lasciare fuori dalla porta o sulla finestra, una ciotola di acqua e qualche bocconcino di pane secco.
La mattina porta meraviglia e gioia: l'asinello ha bevuto e mangiato e la Santa ha lasciato sulla tavola i suoi preziosi pacchetti ben incartati. Ognuno ha scritto per tempo una letterina in cui si chiedeva il dono preferito ma a volte compariva anche a fine letterina un "...oppure vedi tu, portami quello che vuoi!".

La lettera per Santa Lucia è solitamente guarnita di disegni che la ritraggono assieme al fedele asinello.
E' notte, quella del 12 e all'alba del 13, dopo che si è andati a letto presto, molto presto e con l'orecchio teso a scoprire rumori, sarà un risveglio frizzante e assonnatamente felice!
Anche stavolta niente carbone.
Finiva sempre così, e ancora oggi finisce così!
Santa Lucia inoltre ci protegge la vista! A lei furono donati due meravigliosi nuovi occhi azzurri, dopo che un carnefice glieli aveva strappati!
Un miracolo, immenso, per questa giovane Santa Vergine e Martire che amiamo da sempre e che per sempre accompagna il ricordo di noi adulti.