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19 febbraio 2016

SICILIA 19 FEBBRAIO


un articolo del quotidiano nazionale 
LA SICILIA
del 19 febbraio 2016 venerdì PATRONALE di SAN CORRADO

a firma del grande giornalista di Noto Ottavio Gintoli




Legame a distanza nel nome di San Corrado. Mentre oggi Noto si veste a festa per una giornata interamente dedicata agli appuntamenti religiosi con il suo santo patrono, a Calendasco, piccolo comune in provincia di Piacenza dove San Corrado nacque, viene esposta una statua in gesso, restaurata e ripristinata dopo quasi 4 decenni. Tutto grazie all’impegno di due devoti di San Corrado: Veronica Rizza, netina trasferita al nord, e Umberto Battini, che invece vive a Piacenza, studioso e agiografo di San Corrado. La statua sarà esposta nella piccola chiesa di Santa Maria Assunta di Calendasco, chiesa dove da oltre 4 secoli si venera San Corrado Confalonieri, santo patrono anche del piccolo comune in provincia di Piacenza. Quello di Veronica Rizza e Umberto Battini è stato un gesto di devozione nei confronti del santo ma soprattutto di condivisione con gli altri fedeli. Si sono impegnati lavorando compatibilmente con i propri impegni per restituire il colore alla statua, usurata dal tempo e che per la comunità di Calendasco ha una certa rilevanza storica dato che secondo fonti storiche attendibili proprio in quest’anno compie un secolo di vita. La statua raffigura San Corrado nel solito atteggiamento di pace e tranquillità, con lo sguardo rasserenante e col vangelo in mano, oltre al consueto abito da penitente e ai piedi il teschio simbolo degli eremiti. Fu commissionata nel 1915 per i festeggiamenti del IV centenario della beatificazione di San Corrado e negli anni successivi era usata durante le processioni tra le caratteristiche strade del piccolo borgo piacentino. E’ alta circa 180 centimetri e per la cerimonia di inaugurazione erano presenti anche i discendenti della famiglia Confalonieri, oltre al vescovo di Piacenza di allora. I 2 devoti a San Corrado hanno impugnato i pennelli per rimuovere la polvere, dato che per molti anni la statua è stata inutilizzata, e poi hanno definito qualche dettaglio di colore dovuto al passare degli anni. Ripristinata in tempo per la festa di oggi, resterà esposta nella chiesa di Santa Maria Assunta per qualche settimana ma non sarebbe una sorpresa se restasse anche per qualche giorno in più. Nonostante la distanza geografica, tra Calendasco e Noto si è creato una sorta di gemellaggio religioso. Le due città sono accomunate dallo stesso santo patrono, appunto San Corrado Confalonieri, il quale nacque a Calendasco nel 1290 e morì a Noto il 19 febbraio del 1351. Nel 2015 una delegazione netina giunse nel piccolo borgo per una giornata interamente dedicata al culto di San Corrado, organizzata all’interno dei festeggiamenti del V centenario della beatificazione. 
Ottavio Gintoli