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16 luglio 2015

E X P O CALENDASCO


















Di strada ne ha fatta la Francigena di Calendasco e il nostro stracoccolato Fiume PO (inquinamento a parte) ne ha fatta passare d'acqua, erano gli anni '90.
Nel 990 ca. su quest'acque s'imbarcò tranquillo l'arcivescovo di Canterbury, stava tornando nella sua Anglia.
Passò il Fiume dal paese di San Corrado e da Corte Sant'Andrea sulla sponda opposta, s'apprestò su quell'itinerario.
Nel 2015 la Via Francigena - rispolverata dal 2000 per il Grande Giubileo - continua un lento, delicato e tormentato percorso burocratico di rilancio.
E' vero: la strada la fanno i camminatori, e chissà perché ce ne scordiamo e c'illudiamo di risolvere la questione Francigena anche e soprattutto con molte e troppe scartoffie.
Bhe ci vorranno anche quelle se è vero che il percorso storico passa per Comuni e luoghi, ma un pochetto di nostrana intraprendenza andrebbe lasciata "vivere" e intendo quell'intraprendenza che nasce dalla cultura e dall'approccio umano.
Comunque sia in questo 2015 anno Exponiano anche la Strada dei Pellegrini per eccellenza arriva là, nella MIlano estiva.
Ed il fatto è che venerdì 24 luglio all'EXPO il nostro antico paese con la sua storia si presenta al mondo e si presenta a quel mondo (si dice che ci sia tutto rappresentato lì) con la Via Francigena e il Guado di Sigerico che in sponda emiliana è proprio nel mio e nostro Calendasco!
Quanto con altri amici da quei lontani anni '90 si sia lottato per far emergere questo prezioso fatto storico-culturale e di turismo è un dato di fatto, ma che ora e qui non rimarco ne rivendico ne tantomeno polemizzo.
La Storia è una cosa Nobile, e portare anche all'Exponiano mondo Calendasco per me è già una vittoria, un fatto d'orgoglio, a prescindere dai risultati e dal dato francigeno.
Amo il mio paesello, sono devoto del Patrono Incendiario, e lì ci sono nato e ho tanti, tantissimi amici di ogni sesso ed età e così sia.

Umberto Battini
ragnarolo