Da
circa due anni a Calendasco sono ospitati presso l’Ostello alcuni giovani
profughi arrivati in Italia con i famigerati barconi
La
Prefettura di Piacenza ha “smistato” anche nel nostro piccolo borgo alcuni
profughi.
Un
primo gruppo circa due anni fa (una quindicina circa, non ricordo bene) e da
qualche mese, ne hanno alternati altri, tutti abbastanza giovani.
Per la maggior parte, ed ovviamente
dati i luoghi di loro provenienza, sono di religione musulmana, ma tra loro ci
sono anche cristiani.
Diciamolo subito: ogni persona –
uomo donna bambino – va accolta e sfamata e fornita del minimo vitale! La dignità è essenziale per tutti e
tanto più per chi è in difficoltà.
Serve a farci sentire ancora voluti,
amati e persone degne di stare con i propri simili.
Sono, ero e resto per l’accoglienza
decisa senza retorica né balle varie. E
se per caso c’è qualcosa da emendare in questa faccenda degli sbarchi e dell’accoglienza,
caso mai sarà un fatto di politica, ma quella che parte da Roma, dalle
strutture governative.
Sono personalmente molto fiero che
il paese natio di San Corrado, che ha vagato per circa venti anni pellegrino a
Roma, Gerusalemme, Malta per poi essere
accolto dignitosamente dalle genti di Noto in Sicilia, faccia questa
accoglienza e guarda caso, proprio da quella Sicilia che accolse il Patrono
adesso arrivano a noi questi uomini fuggiti con tremende esperienze, dai loro
luoghi natali!
Non so bene quanto realmente siano
accetti socialmente dalla stessa mia gente ma se una cosa da dire c’è è che non
hanno mai dato alcun problema, ma proprio di nessun genere!
Io da cattolico, da devoto di S.
Corrado e da natio di Calendasco sono molto fiero di questo fatto che ci lega
in maniera strepitosa – a ben pensarci! – al mondo.
Sono molto legato alla mia terra ed
alla mia parrocchia, forse per via degli anni e della esperienza della vita,
forse per via della conversione continua che il Patrono mi sprona a fare, fatto
sta che a Calendasco c’è posto anche per loro.
Benvenuti!
Umberto
Battini