PORTI SUL PO
NELL'AREA CRUCIALE
DI CALENDASCO PIU' DI UNO
Sono documentati, e molto bene: sia per quanto riguarda le mappe, precise, antiche, che per quanto riguarda carteggi ufficiali storici statali e notarili
di Umberto Battini
ricercatore e storico locale
Per cominciare: il porto di Soprarivo di Calendasco, nel periodo medievale sopravvive per alcuni secoli, ovviamente con anche altri approdi, ad esempio il "Porto Lambro e Piacenza" citato in un documento longobardo, di accordo tra piacentini e comacchiesi.
Come ho appurato in Archivio di Stato di Milano anni fa, già a fine del '300 era pochissimo in uso, in declino. Infatti ho rinvenuto un atto notarile del Comune di Piacenza che affitta il "porto e osteria di Soprarivo" di Calendasco ad un privato nel primo 1400.
Ovviamente fino a che non pubblicherò per esteso il lavoro, non posso dare riferimenti archivistici dei miei rinvenimenti precisi.
Pochi anni dopo quel '400 l'approdo a Soprarivo verrà definitivamente chiuso, per dei validi motivi che illustrerò. Entrerà in funzione quello di di Boscone Cusani, sempre puntante su Corte Sant'Andrea, con gli altri porti locali ben attestati e alcuni antichissimi, ma in posizione migliore.
