RICORDI
IO UMBERTO BATTINI
Fieramente nato in un piccolo borgo
di Umberto Battini
Ho avuto la bella fortuna, ma vale per
tutti, di nascere in un luogo che m'appartiene, che mi ha fatto crescere
con le mie cose positive e quelle negative, i miei buoni propositi e
sbandamenti. Insomma sono nato in un luogo che è diventato e resta un luogo dell'anima, la mia, e spero per chiunque sia così.
Calendasco è un paese piccolo, a quattro passi dalla città e uno dal Po, quel Po che diventa anch'esso un luogo dell'anima a se stante.
Mi dedico a ricerca storica locale da
oramai un buon vent'anni! Vent'anni! Sono devoto del Patrono da sempre,
ricordo bene quanti "San Corrado" disegnavo da bambino, sempre lo stesso
modello: il santo su di una nuvola, con saio e aureola ed il bastone in
mano! Ne disegnavo a decine e specialmente durante il periodo della
Festa di febbraio quando a scuola e meglio ancora a catechismo ed in
chiesa, don Federico ci raccontava di questo santo uomo di Calendasco
che un giorno partì per la Sicilia e si fece eremita in una lontana
città, Noto!
I miei genitori mi han messo al mondo in
quella casa che ancora resiste nobilmente in paese, sono nato in quelle
mura l'8 di luglio del 1963. E dopo pochi giorni, esattamente il 21 di
luglio, fui battezzato in chiesa, quella chiesa che al tempo non aveva
ancora internamente gli adattamenti del Concilio, ma tant'è!
Mi battezzò un sacerdote che amo ancora
oggi, di venerata memoria, che m'ha cresciuto a "pane e San Corrado", si
tratta dell'arciprete don Federico Peratici.
Don Federico, che a volte ancora oggi m'appare felicemente in sogno!
Quel parroco che ho messo nelle mie preghiere.
Il 21 luglio ricorre la festa bellissima del mio baptiza e questa data m'è scritta addosso!