NOTO E CALENDASCO
UNITI IN SAN CORRADO
A Noto domenica 5 febbraio alle ore 18 c'è stata la traslazione dell'Arca di San Corrado Confalonieri in cattedrale.
Dalla cappella del Patrono il Santo Corpo è stato posto nell'abside, esposto alla vista dei devoti e fedeli.
La cattedrale era gremita di popolo, mentre l'Arca veniva portato in processione scortata dai cilii.
Portatori di San Corrado e Portatori dei Cilii erano presenti in gran numero.
Anche Calendasco, borgo natio del Patrono, si appresta a celebrare la solennità domenica 19 febbraio.
Verrà
portato in processione accanto alla sacra reliquia, il grandioso cilio
che è stato donato a questa comunità piacentina, nel febbraio del 2015
quando un grande numero di netini si portò in Calendasco proprio per far
questo dono del cilio.
A Calendasco verranno distribuiti e
benedetti i "Pani di San Corrado" a ricordo del miracolo più eclatante
che faceva quando era in vita, dalla grotta santa dei Pizzoni in Noto.
Il
filosofo-scrittore - ma anche per diletto pittore - Carmelo Sciascia,
siciliano che vive in Piacenza, donerà alla parrocchiale di Calendasco
un dipinto che raffigura l'incendio di San Currao.
A Noto il 19
febbraio la Festa sarà stupenda: al mattino omaggio floreale al Patrono,
presso la statua bronzea che è posta appena fuori dalla Porta Reale e
quindi pontificale. Al pomeriggio la processione, immensa e grandiosa,
che vedrà come sempre, parteciparvi in numero di migliaia netini e
devoti dalle cittadine circostanti siciliane.
"San Currau Cunfalunieri riccu e nobili cavalieri, di Calendasco unni nasciu, a Nuotu vinni per grazia di Diu"